Un altro sabato sera in piazza Dante e un altro adolescente – è un 18enne - bersaglio di una nuova aggressione da parte di una banda che alcuni giovanissimi frequentatori chiamano ‘i macedoni’, come scriviamo anche nelle pagine nazionali. La violenza dell’altra sera, secondo i racconti di alcuni testimoni, ripropone, per dinamica e per motivazione, il cliché di quella avvenuta la settimana scorsa, quando cioè un 15enne che chiacchierava con due amici seduto su una panchina era stato ferocemente preso a calci e pugni.
Il pestaggio era stato interrotto dall’intervento di un genitore che, arrivato in piazza per riportare la propria figlia a casa, aveva assistito alla scena e si era fatto avanti nella mischia per salvare il ragazzino, costringendo poi alla fuga i violenti.
Se in quella occasione il 15enne se l’era cavata con tre giorni di prognosi, lesioni a viso, collo e schiena e un forte stato di choc e paura (la famiglia ha sporto denuncia), il 17enne ora vittima di questa nuova prepotenza ne porterà i segni per più tempo. Da ieri è in ospedale con fratture a naso e zigomi e un occhio compromesso. Anche lui è stato aggredito mentre chiacchierava con due ragazze nella via stretta che collega via Curtatone e Montanara con piazza Dante.
All’improvviso la banda gli si è avvicinata e senza motivo ha iniziato a picchiarlo, spingendolo a terra e pestandolo. Le ragazzine che erano con lui erano terrorizzater, mentre il pestaggio proseguiva e il 17enne, alla fine perdeva i sensi. Hanno chiamato il 118 e, all’arrivo di due ambulanze, raccontano alcune adolescenti presenti, diversi loro coetanei si sono precipitati "come in stato di eccitazione, senza rendersi conto della gravità della situazione".
Ieri gli amici del ragazzo erano accanto a lui e alla sua famiglia in ospedale. Tanta la paura, perfino di esporsi e raccontare l’episodio, ma anche molta rassegnazione: "In piazza Dante – dicono alcuni commercianti – è da tanto tempo così, e non ci sono mai una pattuglia né controlli".
In molti adolescenti frequentatori della piazza, infine, è ormai netta la consapevolezza che, sic stantibus rebus, il prossimo sabato o quelli a venire, chiunque di loro potrebbe essere il prossimo bersaglio, perché la banda di violenti colpisce a caso.
E. M.