Pisa, 25 novembre 2024 – Calci, offese e una bottiglietta lanciata contro un’infermiera. Nuova aggressione al Pronto soccorso di Pisa nel pomeriggio di domenica. Proprio nel weekend e il lunedì la struttura risulta maggiormente affollata per “la mancanza - è stato detto più volte - dei servizi e quindi delle risposte ai cittadini sul territorio”. Poco prima delle 18 un uomo (poi fermato dalla polizia), in stato di agitazione per aver assunto alcol, avrebbe preso a calci un infermiere, offeso una persona presente in attesa e tirato una bottiglietta a un’infermiera. Così è intervenuta la guardia. Ma a quel punto sarebbe stato il padre del paziente a inveire e scagliarsi contro il vigilante. Un episodio che ha creato caos e che segue di pochi giorni l’aggressione a Giorgio Tani che lo ha poi portato alla morte.
Il 79enne muratore in pensione di Orzignano (San Giuliano Terme) era andato al pronto soccorso per accompagnare la moglie, che ha una grave disabilità e non stava bene in quei giorni. Il figlio si era assentato per pochi minuti per prendere l’auto nel parcheggio e riportare così il suo babbo a casa, ma, mentre Giorgio si trovava nella sala d’attesa, un 47enne di origini romene, da anni in Italia, gli si era avvicinato e lo aveva spinto con una mano sulla spalla gettandolo a terra. Il 79enne,che aveva sbattuto con forza la testa, era morto dopo giorni di ricovero in ospedale. La settimana scorsa è stata eseguita l’autopsia. “Non deve succedere mai più”, è stato lo sfogo dei fratelli Tani, i figli di Giorgio che lo hanno ricordato come un “uomo benvoluto da tutti”.
“Non volevo”, ha poi detto piangendo l’aggressore del 79enne al suo legale, l’avvocato Pierpaolo Santini del foro di Lucca. L’uomo, individuato grazie alle testimonianze e alle telecamere della videosorveglianza, si trova in carcere con l’accusa di omicidio preterintenzionale. Ha spiegato di non ricordare “nulla” dell’accaduto. Al pronto soccorso era stato portato dal 118 perché, anche lui, agitato per aver bevuto. Ha una dipendenza dall’alcol.
Nel caso di ieri sarebbe stato il papà ad accompagnare il figlio, un 45enne italiano in stato di ebbrezza che è stato poi preso dagli agenti delle Volanti chiamati dopo il momento di violenza. Secondo una prima ricostruzione, ci sarebbero gli estremi per l’arresto in flagranza, come stabilito dalla nuova legge, approvata da poco, sulle aggressioni ai sanitari.