Aggressioni in ospedale. Protocollo salva-operatori

Vertice in Prefettura: percorso di formazione per situazioni critiche "Mai abbassare la guardia. Continueremo a lavorare su questo fronte".

Aggressioni in ospedale. Protocollo salva-operatori

Il vertice che si è tenuto ieri in Prefettura

Un percorso di formazione congiunto, sotto il coordinamento della prefettura, che sarà avviato il prossimo 17 ottobre, al quale parteciperanno i dipendenti dei presidi sanitari coinvolti e i referenti di polizia, carabinieri e guardia di finanza con l’obiettivo di formare il personale sanitario a disinnescare potenziali situazioni di conflitto. È quanto è stato deciso ieri durante un incontro al palazzo del governo in piazza Mazzini tra enti e istituzioni coinvolte nel protocollo di sicurezza delle professioni sanitarie e socio-sanitarie, firmato l’11 marzo scorso tra il prefetto di Pisa, Maria Luisa D’Alessandro, e le direttrici generali dell’azienda ospedaliero universitaria pisana e dell’Asl Toscana nord ovest, Silvia Briani e Maria Letizia Casani.

La riunione, ha spiegato in una nota la prefettura, segue l’approvazione del "decreto-legge che introduce misure urgenti per contrastare i fenomeni di violenza nei confronti dei professionisti sanitari". Dalla firma del protocollo a oggi tante sono state le misure attuate fra quelle previste, resesi necessarie dopo la tragedia della dottoressa Barabara Capovani con l’obiettivo di "evitare che la violenza sfoci, intervenendo prima".

Tra queste ci sono i pulsanti anti-aggressione nei reparti a rischio, che sono stati e saranno sempre più massicciamente introdotti da Aoup e Asl soprattutto nei riparti di psichiatria, l’incremento della videosorveglianza, il presidio fisso della vigilanza privata nei poliambulatori, un rafforzamento del canale diretto con le forze dell’ordine, così come anche la formazione del personale su come disinnescare potenziali situazioni di conflitto. Per questo dal tavolo è emerso "l’impegno di continuare a lavorare su questo fronte senza abbassare la guardia, in sinergia con tutti gli attori in campo, per contenere gli atti di maltrattamento e aggressione nei riguardi del personale sanitario, potenziando - continua la nota - le misure organizzative e strutturali idonee a identificare e segnalare prontamente comportamenti violenti".

Il vertice avvenuto in Prefettura ha costituito anche l’occasione per proseguire l’analisi dell’entità del fenomeno delle aggressioni al personale sanitario sia nei presidi ospedalieri dell’Aoup, sia in quelli ospedalieri e distrettuali dell’Azienda sanitaria territoriale e tracciare insieme un primo bilancio delle azioni intraprese. Data la complessità della materia, il consesso ha inoltre ritenuto opportuno pianificare a breve un evento informativo con gli organi di stampa, nonché con le Società della Salute, i Servizi sociali e le organizzazioni di volontariato, che abbia l’obiettivo di sensibilizzare su alcuni temi particolarmente delicati emersi nel corso della riunione, attraverso la condivisione delle conoscenze.

M.F.