di ANTONIA CASINI
Cronaca

Annalisa e Cesare, "miracolo pisano"

Due giovani down assunti nella bottega vicino alla Torre Pendente

Annalisa, al centro, mostra il contratto. A sinistra, Testi (Aipd), a destra, o Carta (Alzaia)

Pisa, 10 maggio 2019 - Il contratto?«Ammappete». Annalisa è ancora emozionata. Ha da poco firmato quel foglio che tiene in mano. «Oh, non te lo dimenticare», le dice un’operatrice. «No, certo», risponde lei che è in ritardo al lavoro, oggi, perché ha l’intervista con noi. «Sei giustificata!», la rassicurano. Annalisa, 31 anni, originaria di Piombino, ma abita sul territorio da tanto tempo - capelli lunghi e biondi, unghie color fucsia - è stata assunta ieri. Dalla Bottega dei miracoli, di nome e di fatto, perché ancora oggi le persone down come Annalisa faticano a trovare un impiego. Con lei, è diventato stabile nello staff che gestisce questo negozio che si trova proprio davanti alla Torre Pendente, Cesare, 43 anni. La sigla è stata fatta nella sede di Alzaia, la cooperativa sociale nata a febbraio 2014 su iniziativa di alcuni soci del Simbolo e dell’Aipd, associazione italiana persone down sezione di Pisa. Obiettivo fondamentale, «creare opportunità di lavoro per persone disabili in cucina, consegne ecologiche e informatica». «Una vittoria contro i pregiudizi – commenta Cinzia, la mamma di Anna, come chiamano tutti Annalisa – Grazie all’impegno di cooperativa e associazione».

Annalisa, che è diplomata all’istituto professionale di Piombino, ha svolto un inserimento di 2 anni. Le piace vendere borse e pasta e adora il rapporto con i clienti. La Bottega dei Miracoli (aperta tutti i giorni 9-19) è una realtà sociale e commerciale che vende merce confezionata all’interno di Alzaia stessa e prodotti artigianali riciclati di qualità. Un’iniziativa promossa anche dalla Caritas diocesana di Pisa, che ha ottenuto un finanziamento di 80mila euro dai fondi dell’otto per mille della Chiesa cattolica, per riqualificare e arredare il fondo di proprietà dell’Opera della Primaziale Pisana messo a disposizione in comodato gratuito.

Prossimo passo per Anna, che entra alle 9.30, ma fa anche turni pomeridiani, è arrivare da sola con l’autobus, adesso l’accompagnano in auto. «Abbiamo al momento 25 giovani e adulti che stanno affrontando inserimenti socioterapeutici, tirocini e che hanno contratti sia a tempo determinato che indeterminato – racconta Alessandra Testi, responsabile servizio orientamento al lavoro dell’Aipd – Li seguiamo a 360 gradi, facendo servizio di orientamento e monitoraggio dell’inserimento con la mappatura del territorio». «Il messaggio è che Cesare e Annalisa sono una risorsa. Se sono assenti, perché malati, devono essere sostituiti perché se ne sente la mancanza». «Un diritto per loro, una risorsa professionale per l’azienda che li assume», aggiunge Alessandro Carta, presidente della cooperativa. «Loro hanno raggiunto questa tappa grazie a competenza e qualità del lavoro». Ma è un progetto fattibile dal punto di vista economico? «Abbiamo raggiunto la piena sostenibilità e siamo soddisfatti».