CARLO BARONI
Cronaca

Al Fortino riprende la stagione di Narrar Stupendo

Primo appuntamento savato 1 febbraio con il teatro di narrazione di Isabella Covelli

Primo appuntamento savato 1 febbraio con il teatro di narrazione di Isabella Covelli

Primo appuntamento savato 1 febbraio con il teatro di narrazione di Isabella Covelli

Col primo di febbraio inizia al Fortino la seconda stagione di “Narrar Stupendo”. Nel titolo sono comprese le intenzioni degli organizzatori e di tutti gli altri protagonisti che attorno al Fortino hanno fatto gruppo, già l’anno scorso, per dar vita ad una esperienza di lavoro collettivo. Docenti universitari, registi, attori, musicisti, tutti accomunati in un progetto che si ispira al “teatro di narrazione”, aggiungendo a questo il mix, per certi versi esplosivo, che mischia la sobrietà del contesto, il circolo, al fascino straordinario di storie narrate senza effetti speciali se non quello dell’empatia.

Le narrazioni che stupiscono andranno avanti fino a giugno, in un programma che vedrà sul piccolo palco del Fortino tanti protagonisti diversi, a raccontare di briganti, di Dostoevskij, della Carmen di Bizet, di Hegel, di Frankestein “come non lo avete mai visto”, e del Cristo dell’Amiata David Lazzaretti.

Si comincia dunque sabato 1 febbraio, alle 18 (attenzione all’orario insolito) con “Masciarone: chi racconta una storia”, con Isabella Covelli. “Una storia, che ne contiene altre - come una testa di capelli ricci che si annodano, e non basta un pettine per venirne a capo. Incoerente e meravigliosa.”

La narratrice, comincia chiedendo un atto di fede: “Chiudete gli occhi. Solo per un attimo” – per poi trasportare il pubblico in Sardegna, fine dell’800. Qui seguiamo le vicende che legano il bandito Masciarone (uomo d’onore o fuorilegge?) agli antenati della famiglia dell’attrice, i Pulina, in un racconto dove il romanzo si mescola alla realtà, con un pizzico di realismo magico e ironia.