ENRICO MATTIA DEL PUNTA
Cronaca

Al sole in spiaggia. Ombrelloni chiusi stamani per protesta: "Non ne possiamo più"

I balneari pronti ad incrociare le braccia fino alle 9.30 per la Bolkestein "Dal Governo non arriva alcuna risposta. Siamo stati costretti". E se niente cambierà è già stato indetto un nuovo sciopero per il 19

Al sole in spiaggia. Ombrelloni chiusi stamani per protesta: "Non ne possiamo più"

I balneari pronti ad incrociare le braccia fino alle 9.30 per la Bolkestein "Dal Governo non arriva alcuna risposta. Siamo stati costretti". E se niente cambierà è già stato indetto un nuovo sciopero per il 19 .

Pisa, 9 agosto 2024 – Uno sciopero prevalentemente simbolico, previsto per questa mattina, rischia di ritardare, anche se solo per poco più di un’ora, l’inizio della giornata di mare dei bagnanti pisani.

Gli stabilimenti balneari di tutta Italia, infatti, incroceranno le braccia, ritardando l’apertura degli ombrelloni alle 9.30, circa un’ora e mezza dopo l’orario abituale. Si tratta di un’azione dimostrativa, che in realtà difficilmente andrà a creare veri e propri disagi agli utenti, e volta a sensibilizzare la politica e l’opinione pubblica sul vuoto legislativo che da 14 anni affligge il settore balneare italiano.

Lo sciopero, annunciato da tempo, nasce dall’urgenza di un intervento legislativo che chiarisca il futuro delle concessioni balneari. Gli imprenditori del settore denunciano da anni di trovarsi in un limbo normativo, che mette a rischio le loro attività, gli investimenti effettuati e il futuro delle loro famiglie e dei loro dipendenti. Anche il litorale pisano partecipa oggi all’iniziativa di protesta. "Ci hanno costretti a fare questa manifestazione – spiega Fabrizio Fontani, presidente del Sib Confcommercio Provincia di Pisa – perché dal governo non è arrivata alcuna risposta". Mentre un secondo round di proteste è previsto invece per il prossimo 19 agosto, con la chiusura degli ombrelloni che sarà raddoppiata a circa 4 ore. Il settore attacca l’esecutivo, chiedendo il rispetto delle promesse fatte. Al contempo Fontani annuncia che non si tratterà di un singolo sciopero isolato, ma che "altre iniziative di protesta sono in cantiere e saranno proporzionate alle risposte che otterremo".

Nel frattempo, Assoutenti Toscana si dice pronta ad azioni legali contro gestori se non saranno rispettati i diritti degli utenti: "I gestori dei lidi della Toscana – afferma Assoutenti -, dovranno garantire ai cittadini non solo l’accesso libero e gratuito alle spiagge, ma anche rimborsi per i servizi acquistati e non goduti, già pagati dai cittadini". Tra loro, chi ha già pagato ad esempio l’affitto di ombrelloni, lettini, sdraio e cabine, attraverso abbonamenti settimanali, mensili o stagionali, secondo quando annunciato dal presidente di Assoutenti, Gabriele Melluso: "ha diritto al rimborso della parte di servizio non goduta".

Intanto, mercoledì scorso, durante il Consiglio dei ministri, si è assistito all’ennesimo rinvio sul tema delle concessioni, con il ministro Raffaele Fitto (con delega ai rapporti con l’Unione Europea) che ha ribadito come la trattativa con la Commissione Europea sia ancora in corso. Tra i punti salienti vi è il provvedimento di riordino delle concessioni demaniali a uso turistico-ricreativo, con l’obiettivo di stabilire un quadro giuridico certo per gli operatori e per le amministrazioni locali.

In altre parole, si parla di una legge quadro nazionale, che, secondo il direttore di Confcommercio Provincia di Pisa, Federico Pieragnoli, deve "regolare in modo chiaro e definitivo il settore e, contestualmente, tutelare al massimo gli investimenti effettuati e il valore aziendale creato da queste imprese".