Alcolisti anonimi, la statistica: "Ogni anno venti facce nuove"

Il gruppo “Il Carmine“ festeggia 40 anni di vita il 16 novembre all’hotel S.Ranieri. Due incontri alla settimana per intraprendere una rinascita spirituale.

Alcolisti anonimi, la statistica: "Ogni anno venti facce nuove"

Da quattro decenni il gruppo “Il Carmine“ è vicino a chi ha problemi con l’alcol

"Nel corso dei nostri 40 anni di attività abbiamo aiutato parecchie centinaia di persone ad affrontare una malattia dello spirito e avere nuovamente una vita dignitosa". Un compleanno senza brindisi ma con tanto da festeggiare. Il gruppo ’Il Carmine’ di Pisa dell’associazione Alcolisti Anonimi celebra il 16 novembre alle 9.30 all’Hotel San Ranieri i suoi primi 40 anni di attività. Da quattro decenni a Pisa chi ha problemi legati al bere può contare sull’aiuto e il supporto di persone che mettono in comune la loro esperienza, forza e speranza per aiutare a uscire dalla dipendenza. Nei locali della Canonica di Santo Stefano, dove si tengono le riunioni, non ci sono specialisti o medici, soltanto ex alcolisti che sono uguali nel condividere il dolore che hanno sofferto a causa dell’alcol e per questo non hanno bisogno di sapere i cognomi altrui. D’altronde, come ripetono loro, "i principi sono al di sopra delle personalità".

Attualmente sono 30 le persone che frequentano il corso degli Alcolisti Anonimi a Pisa e ogni anno ci si affacciano circa una ventina di nuovi volti, di cui solo un quarto resta per continuare il programma. "Un numero che negli ultimi anni è cresciuto esponenzialmente - afferma Roberto, un membro anziano degli Alcolisti Anonimi che fa parte del gruppo ’Il Carmine’ dal 2017 - soprattutto da dopo la pandemia. Da circa quattro anni il gruppo si è raddoppiato o triplicato: l’età è abbastanza variegata, la maggior parte degli ultimi entrati sono adulti, ma abbiamo avuto anche ragazzi di 20 anni. Purtroppo la malattia colpisce tutti". Loro però ci sono sempre a aiutano tutti coloro che bussano alla porta, senza colpevolizzare, giudicare o accusare. "Nelle nostre due riunioni settimanali - continua Roberto - che non conoscono una pausa neanche durante i giorni festivi, parliamo dei nostri problemi, ci confrontiamo e sviluppiamo il cosiddetto ‘programma dei 12 passi’ per arrivare a una crescita spirituale. Per molti di noi è un programma di vita che punta a cambiare le ragioni che ci hanno portato a bere". Ma le difficoltà non sono poche: una su tutte è l’accettare di cambiare.

"Smettere di avere gli atteggiamenti - conclude - che ci portano a bere e dunque a soffrire è la reale difficoltà del nostro impegno, molto più di mettere un tappo alla bottiglia. Nonostante la difficoltà, noi offriamo una via". Il festeggiamento inizierà con il saluto della coordinatrice dell’Area Toscana di Alcolisti Anonimi, seguiranno poi le testimonianze di membri anziani di AA che racconteranno la nascita del Gruppo a Pisa, quelle dei membri giovani e di coloro che costituiscono l’associazione.

Mario Ferrari