Pisa, 10 settembre 2024 – Oltre 80 millimetri di pioggia in un’ora hanno riportato a galla l’incubo delle mareggiate a Marina di Pisa. La tempesta di domenica, infatti, ha colpito non solo San Giusto e le vie adiacenti alla stazione dei treni, ma anche la cittadina marittima, che ha così rivissuto lo spettro delle due mareggiate dello scorso inverno. E ora il pensiero va all’inverno che deve arrivare. “La situazione è drammatica”, spiega Carla Olivieri, titolare del ristorante ’Da Gino’, che domenica si è ritrovata ostaggio dell’acqua, con ancora tutti i clienti all’interno del locale. “Qualcosa è cambiato - afferma la ristoratrice, usando le stesse parole dello scorso novembre, quando l’acqua del mare allagò il suo ristorante -. Per una tempesta, la strada non si era mai allagata. Le paratie, per fortuna, hanno retto, ma è stato il caos con i clienti intrappolati e costretti a spostare le macchine che venivano avvolte dall’acqua piovana”.
La paura è stata, racconta Olivieri, la stessa dell’inverno scorso, ma ora gli occhi sono puntati sui prossimi mesi: “Cosa accadrà? - si chiede -. Non è facile essere ottimisti. La parte del porto è ancora scoperta alle intemperie del mare e i lavori di rinforzo delle dighe sono parziali. È difficile credere che reggeranno”. Dello stesso avviso è Luca Ravagni, presidente di Conflitorale Confcommercio e titolare dell’edicola Il Birillo. “Non siamo a Venezia - spiega -, queste situazioni sono inaccettabili. Da via Morriconi a via Robertino Francardi, le strade si sono allagate. Le fogne non funzionano e le tamerici, con le loro foglie, intasano le caditoie per la pioggia. La polizia municipale - aggiunge Ravagni -, è intervenuta subito, ma era necessario allertare la protezione civile preventivamente, magari portando i sacchi di sabbia il giorno prima. Siamo costretti a ricorrere a soluzioni personali. Sto già cercando ditte e aziende per acquistare paratie più funzionali, ma è necessario fare pulizie più accurate. Servono gli spazzini con l’aspirapolvere, come avviene in Corso Italia, e non i soffiatori che usano ora”.
Non solo il litorale: domenica il primo dei quartieri a soffrire le forti piogge è stato quello di San Giusto-San Marco, con residenti esasperati dall’ennesimo allagamento. Ieri mattina, in tanti si sono svegliati di buon’ora per svuotare cantine e garage. “Ci è entrata l’acqua direttamente in casa - racconta un residente di via Cerboni -. Non è la prima volta: qua si crea una conca dove l’acqua non defluisce, la strada è rimasta allagata per ore”. Da Porta a Mare a Cisanello le polemiche del giorno dopo non si placano. “ Finalmente ci si rende conto dell’esistenza dei cambiamenti climatici - scrive il consigliere comunale di Sinistra Unita, Luigi Sofia -. Il sistema fognario che serve queste aree è ostruito per due terzi da sedimenti, lasciando liberi solo 70 cm su una sezione totale di 2,20 metri. Questa condizione rende la rete fognaria completamente incapace di gestire il deflusso delle acque piovane, aumentando i rischi di allagamenti e disagi per i residenti”.
“I cittadini di questi quartieri - conclude Sofia -, vivono con la costante preoccupazione di vedere le loro strade e abitazioni allagate a ogni evento atmosferico intenso”.