REDAZIONE PISA

Allarme pacco bomba a "La Cella" Scatola consegnata in un palazzo Dentro petardi ma senza innesco

Il materiale rinvenuto in un condominio da un giovane residente, ma lui: "Non ho mai ordinato nulla". L’area recintata per permettere i controlli dalla Scientifica. Il contenuto sarà distrutto in un deposito di artifizi . .

Allarme pacco bomba a "La Cella" Scatola consegnata in un palazzo Dentro petardi ma senza innesco

Ha trovato il pacco davanti a casa. Sopra, c’era il suo nome come destinatario. Solo che lui non aveva ordinato nulla. E così ha allertato la polizia. In via Cervino, in pochi minuti, sono arrivati gli agenti delle Volanti, la Scientifica e la Digos per paura che quella scatola fosse un messaggio con risvolti politici o terroristici, poi esclusi. Allarme bomba intorno alle 12.30 di ieri in un condominio del quartiere La Cella. L’area è stata recintata e in breve nella strada si è scatenato un via vai di auto della polizia.

Sono stati allertati anche gli artificieri di Firenze. Perché i poliziotti avevano visto che, dall’interno spuntava una miccia. Una volta aperto con cautela, sono stati visti petardi (circa 20) e altro materiale pirotecnico oltre, appunto, ad alcuni metri di miccia. Ma nessun innesco. Non sarebbe dunque esploso all’apertura. Resta però il mistero di chi lo abbia spedito e per quale ragione.

"Non ho comprato niente online – ha spiegato il giovane abitante al quale il pacco era indirizzato – Inoltre è da pochi mesi che sto qui e sono in pochi a saperlo. Nessuno tra parenti e amici mi ha spedito qualcosa", ha ribadito un po’ intimorito. La scatola è stata consegnata da un noto corriere nazionale.

Poi, la merce è stata portata via. Sarà analizzata meglio e distrutta in un magazzino a Pontedera specializzato in queste operazioni, dopo il via libera del magistrato di turno che è stato avvisato. La paura è che si trattasse di qualcosa di pericoloso. Sono state escluse le piste politiche e terroristiche. Ma ci saranno indagini per capire come e perché quella merce è stata recapitata al giovane che non ha mai avuto alcun tipo di problema, è stato ricostruito.

Impauriti anche i vicini che non capivano che cosa stesse succedendo con tante persone in divisa in strada e sotto le loro case. Molti si sono allarmati pensando che fosse accaduto qualche fatto tremendo.

Il pensiero è andato subito alla bomba trovata, oltre un mese fa, davanti a un ingresso sul retro del Tribunale rivendicata poi, via web, dal Gruppo di Solidarietà Rivoluzionaria – Consegne a domicilio FaiFri. E messa in appoggio ad Alfredo Cospito. Ma sono stati esclusi, al momento, legami con questo precedente episodio.

An. Cas.