SAVERIO BARGAGNA
Cronaca

Allerta Arno, la piena attesa all’alba "Il nostro fiume osservato speciale"

Attivato il monitoraggio della protezione civile, il sindaco Conti: "Situazione al momento sotto controllo"

di Saverio Bargagna

L’ultima ondata di piena è attesa all’alba, esattamente come i primi raggi di sole che da oggi dovrebbero splendere sui marmi e sui tetti di Pisa. L’Arno è tornato a correre impetuoso, a ribollire misteriosamente, una corsa stretta e spedita fra le dolci curve delle spallette cittadine. Una marcia veloce che agita la macchina organizzativa della protezione civile. "Abbiamo attivato – annuncia il sindaco Michele Conti – tutti gli strumenti di monitoraggio, con la Protezione Civile del Comune in contatto costante con i tecnici del Genio civile della Regione Toscana". La fotografia del primo cittadino è precisa: "Il livello dell’Arno – aggiunge – aumenterà fino alle 6 di questa mattina, con una portata stimata sopra i 1500 mcs. La situazione è, al momento, sotto controllo". "I palanchi – aggiunge ancora il primo cittadino – non saranno montati fino a quando il livello dell’acqua non raggiungerà 2500 mcs, quindi non vi si dovrebbe ricorrere. Intanto abbiamo provveduto a chiudere il Canale del Molino. Siamo pronti, inoltre, ad aprire una piccolissima porzione dello Scolmatore, se necessario. Ma l’acqua che andremo a riversare nello Scolmatore non sarà tale da creare problemi".

Insomma, una preoccupazione che non si è declinata – almeno fino alle 22 di ieri – in un vero e proprio allarme, come fu, ad esempio, nella notte del 17 novembre 2019. All’alba di quella domenica d’angoscia la protezione civile e l’esercito furono mobilitati a fronte di una pioggia insistente. Furono chiuse le scuole e attivato un piano di emergenza per l’ospedale. Ieri sera, invece, l’Arno appariva aggressivo, ma non mal intenzionato così in molti si sono affacciati sul Ponte di Mezzo ad ammirare l’animo inquieto del nostro irascibile fiume. Qualche scatto da postare sui social e un po’ di apprensione soprattutto per chi non è... pisano. Turisti e studenti fuori sede guardano con sospetto le acque scure fremere sotto le arcate dei ponti. "Un po’ di paura c’è – spiegano Dana Piccolo e Alessia Pullano, studentesse fuori sede –. Vedere il fiume così vicino alle paratie un po’ di ansia la trasmette. Non ci siamo abituate".

Per i pisani, invece, il livello di allerta scatta solo quando viene raggiunto un preciso punto – universalmente stabilito dai residenti – come ‘critico’. "Finché l’Arno sta sotto il camminamento – dice Matteo Giacomelli – possiamo stare tranquilli. Abbiamo un legame speciale con il fiume e lo conosciamo bene". "Preoccupati? – aggiunge Francesco Cini, anche lui pisano doc – No, finché il fiume sta fermo lì (ovvero sotto il camminamento ndr.) non ci sono problemi". Il livello del camminamento, tuttavia, potrebbe essere raggiunto proprio questa mattina, intorno alle 6.30. Poi, l’Arno dovrebbe lentamente regredire, mentre gli esperti del meteo (veri pezzo qui a fianco) annunciano il ritorno del bel tempo.

Strana legge del contrappasso in un anno afflitto da una gravissima siccità che si è prolungata lungo l’intera primavera e tutta l’estate.