La Rete di Imprese Montepisano e la Strada dell’Olio dei Monti Pisani si sono compattate per fronteggiare la costruzione di un mega impianto fotovoltaico in via del Brennero, la strada che collega Pisa a San Giuliano Terme. Si tratta di un progetto proposto dalla società Trinasolar che, secondo i presidenti dei due consorzi Mario Pestarini e Gianluca Bovoli, "costituirebbe un’opera dall’impatto ambientale e paesaggistico devastante, con relativo inutile consumo di suolo (quasi 7 ettari), in un comune con un suolo consumato pari all’11,21% quindi ben superiore alla media nazionale (7,1% secondo i dati Ispra ottobre 2023)".
Poi aggiungono: "La Locanda Sant’Agata, gestita dal nostro associato Nicola Micheletti e dalla sua famiglia, si troverebbe completamente circondata dai nuovi manufatti con evidente gravissimo e irreparabile danno per lo sviluppo della propria attività".
I due presidenti, esprimendo pieno sostegno a Micheletti, hanno quindi chiesto a tutti i Comuni del Monte Pisano e alla Regione Toscana di "attivarsi in prima persona affinché il progetto, considerato una minaccia per il nostro territorio, non sia realizzato". "Pur restando favorevoli all’installazione di impianti di produzione di energia rinnovabile - affermano Mario Pestarini e Gianluca Bovoli - chiediamo che in relazione alla collocazione di pannelli fotovoltaici sia incentivato l’uso delle coperture dei fabbricati nelle diverse aree artigianali esistenti e che vengano censiti e resi disponibili siti idonei per la loro posa in opera, con priorità assoluta per tutte le aree dismesse non agricole diffuse sul territorio. Un’azione rigorosa che abbini recupero di aree dismesse e installazione di nuovi impianti di produzione di energia rinnovabile rappresenterebbe un modello virtuoso e lungimirante di gestione e governo del territorio".
La nota della Rete di Imprese Montepisano e la Strada dell’Olio dei Monti Pisani conclude ricordando che "Percy Bysshe Shelley, poeta inglese che soggiornò in Toscana e a San Giuliano Terme tra il 1820 e il 1822, descrive così il nostro territorio: … gli uliveti sono verdi come il mare, e ondeggiano nel vento; le macchie di mortella sono in boccio e il terreno ai nostri piedi è cosparso di fiori profumati’. E così vorremmo che restasse".