Il pianeta degli scomparsi ha inghiottito altre persone quest’anno. Due giovani, di cui non si hanno più notizie, da quest’estate. Due stranieri. Ma qui da tanto tempo. Due scomparse entrate prepotentemente sotto i riflettori quando venne trovato, nel luglio scorso un corpo carbonizzato nelle campagne di San Giuliano Terme, in località San Martino Ulmiano. Era il 25 luglio. Ma nei giorni sucecssivi invece si scomprirà che quello era il corpo di Francesco Pantaleo, lo studente universitario di 23 anni scomparso a Pisa il 24 luglio, quando si allontanò dall’appartamento che condivideva con altri due universitari. Una tragedia. Nei giorni scorsi, in un fiume di dolore, si sono svolte le esequie dello studente a Marsala, terra di cui era originario.
Restano però le scomparse. Da due mesi non si hanno più notizie di Slaheddine Chamkhi, un tunisino (33 anni) che è stato a lungo residente a Pisa. Ma negli ultimi tempi ha abitato a Lucca perché là aveva trovato una ragazza. "L’ultima volta – disse al nostro giornale il fratello, temendo che il corpo carbonizzato appartenese al congiunto – l’ho visto il 19 giugno scorso. Poi più nulla". La sua fidanzata "dice di aver perso ogni contatto con lui due giorni dopo". La famiglia è assistita dall’avvocato Massimo Parenti per aver un supporto legale in questa ricerca. C’è molta preoccupazione. Slaheddine Chamki è alto un metro e 80, ha capelli scuri un po’ mossi, corporatura media. E’ stato visto l’ultima volta a Lucca il 21 giugno scorso. Dalla stazione lucchese, si era diretto a casa di un amico.
Sempre da Pisa – lo segnala il sito della trasmissione condotta da Federica Sciarelli – è sparito nel nulla dal 10 giugno scorso anche Hamer, 31 anni. Lo stesso sito riporta un’altra scomparsa avvenuta nel 2021 ma di cui "Chi l’ha visto?" parla da pochi giorni sul web. Si tratta di Carlo, 48 anni, alto 1,75, occhi castani e capelli brizzolati. Di lui non si hanno notizie da primo gennaio scorso. Tre scomparsi che popolano la pagina dei casi ancora aperti, alcuni molto risalenti nel tempo. E nel quale c’è ancora la scheda di Roberta ragusa, la mamma di Gello, mai più ritrovata. Anche se il maruto è stato condannato per omicidio.
Carlo Baroni