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"Amareggiato come sindaco, cittadino e genitore. A Pisa chiunque deve esser libero di manifestare"

Conti: "Ho telefonato a questore e prefetto per chiedere conto dell’accaduto". Il rettore Zucchi: "Profonda preoccupazione e sconcerto. Ripudiare la violenza" .

"Amareggiato come sindaco, cittadino e genitore. A Pisa chiunque deve esser libero di manifestare"

di Gabriele Masiero

PISA

"Quello che è accaduto mi ha profondamente amareggiato, prima ancora che come sindaco, come cittadino e genitore. Ho telefonato stamani a questore e prefetto per chiedere conto di quanto avvenuto. A entrambi ho ribadito che chiunque deve essere libero di manifestare liberamente il proprio pensiero, sempre. E che Pisa, da sempre, è luogo di incontro e confronto". Lo ha scritto ieri sulla sua pagina Facebook il sindaco, Michele Conti, commentando le cariche della polizia al corteo studentesco pro Palestina prendendo indirettamente le distanze da quanto prima di lui aveva dichiarato il deputato e capogruppo in consiglio comunale della Lega, Edoardo Ziello, che aveva solidarizzato con le forze dell’ordine, parlando di "studenti incappucciati che hanno tentato di forzare i blocchi di polizia".. "Voglio anche ricordare a tutti - ha aggiunto Conti - che la convivenza pacifica è assicurata in primo luogo dal rispetto delle regole e chi non le rispetta va sanzionato. Come mi auguro avvenga per chi si è reso responsabile del blitz sulla nostra Torre di qualche settimana fa. Ma mai in alcun modo si può usare la violenza per reprimere una manifestazione di ragazzi e ragazze delle scuole superiori. Così come non si può usare la violenza per imporre una propria idea. Voglio parlare con questi ragazzi, ascoltare le loro ragioni e i loro racconti. Il Comune di Pisa è uno spazio pubblico dove è possibile esprimere liberamente, ed educatamente, ogni pensiero".

"Profonda preoccupazione e sconcerto" sono stati espressi anche dal rettore dell’Università di Pisa, Riccardo Zucchi, che ha auspicato un intervento "di tutte le autorità competenti per garantire la corretta e pacifica dialettica democratica, tutelando la sicurezza della popolazione e della comunità studentesca: l’ateneo conferma la sua posizione caratterizzata dalla massima apertura al dialogo pacifico fra tutte le posizioni e dal ripudio della violenza in tutte le sue forme e riguardo alla tragica situazione in Israele e Palestina, ribadisce il suo sgomento per l’attacco terroristico dell’ottobre scorso e per la strage attualmente in corso nella striscia di Gaza, unendo la sua voce a quella di tutti coloro che chiedono l’immediato cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi". Il rettore ha fatto sapere che l’Università ha "già organizzato per il 14 marzo una riunione straordinaria del Senato Accademico aperta alla partecipazione di esterni, nel quale verranno presentate, discusse e votate mozioni, elaborate anche da gruppi studenteschi, su questa e altre questioni di grande impatto sociale".