Pisa, 31 gennaio 2023 - Scritte anarchiche in città. I muri del centro storico di Pisa, ma anche quelli dei paesi limitrofi sono ormai da più di un mese carta bianca per il grido degli anarchici che chiedono la revoca del regime di 41-bis, il cosiddetto "carcere duro", per Alfredo Cospito, l’anarchico torinese detenuto da oltre 10 anni nel carcere di Bancali, in provincia di Sassari. Cospito è da oltre 100 giorni in sciopero della fame contro l’applicazione nei suoi confronti dell’articolo 41-bis. Di pari passo erano comparse le prime scritte nelle vie di Pisa, in particolare nel quartiere di San Martino, dove il Comune ha provveduto alla loro completa rimozione. Negli ultimi giorni, dopo il peggiorarsi delle condizioni di salute di Cospito, le proteste della galassia anarchica si sono intensificate. Dopo gli attacchi alle sedi diplomatiche italiane a Berlino e Barcellona, ieri cinque auto sono state date alle fiamme nel piazzale della sede di Telecom Italia a Roma. A dicembre invece ad Atene era stata incendiata l’auto del primo consigliere dell’ambasciata, Susanna Schlein.
A Pisa , per fortuna, al momento, non si sono verificati eventi violenti, la Digos indaga sulle scritte (anche attraverso le telecamere) comparse in città e tiene alta l’attenzione con operazioni di monitoraggio, soprattutto per quanto riguarda l’universo web dove molti anarchici militano e si organizzano. A seguire le indagini sono anche i carabinieri del reparto operativo di Pisa. Si temono, infatti, atti violenti, come quelli che stanno divampando in tutta Italia. Secondo le ultime informative di polizia gli anarchici agiscono soprattutto scegliendo come bersagli i palazzi istituzionali o luoghi simbolici. Storicamente Pisa è terra prolifica di movimenti anarchici, ultimi a finire nelle vicende di cronaca erano stati i militanti del gruppo "Il Silvestre", con l’ormai ex-sede in via del Cuore a due passi dal Tribunale, per fatti accaduti fuori città. Il 5 novembre, si era tenuta una manifestazione davanti al carcere Don Bosco, per esprimere solidarietà a Cospito, che, come annunciato ieri dal suo avvocato, verrà trasferito nel carcere di Opera, a Milano.