Ancora troppi incidenti. Sono 1.556 nel 2023: "Distrazione al volante"

Le circostanze più pericolose e i comportamenti scorretti alla guida. Bianchi (direttore Aci): "Meno sinistri? Ridurre l’uso del cellulare".

Sono 1556 gli incidenti stradali che nel 2023 si sono verificati in provincia di Pisa, che hanno causato 2071 feriti e 28 morti. È il rapporto che ha stilato l’Automobile club Italia (Aci) sui sinistri che fotografa una situazione in lieve peggioramento rispetto allo scorso, dove gli incidenti erano stati 1528, con 20 morti e 2045 feriti. Circa un terzo (552) è avvenuto nel comune di Pisa che ha causato 5 morti, al quale segue Pontedera (153 e 4 morti), Cascina (149 e 1 morto) e, fuori dalle triple cifre, San Miniato che ne conta 96 con 2 decessi. Secondo l’Aci, sono 2917 i veicoli coinvolti nei vari sinistri di cui la stragrande maggioranza (1962) automobili e motocicli (408), ma non sono da sottovalutare anche i veicoli commerciali (177), i velocipedi (171) e i ciclomotori (96). Una piccolissima ma rumorosa quota di incidente è causata ai monopattini elettrici, che nonostante siano vituperati da molti utenti della strada hanno sulle loro spalle la responsabilità di meno dello 0,80% dei sinistri. Riguardo le cause, il rapporto dell’Aci parla chiaro: chi non rispetta i segnali stradali è responsabile di quasi un terzo degli incidenti (358), pari al 21,05% delle morti su strada. Pericolossissima anche la guida distratta, che nel 2023 ha causato ben 292 sinistri e il 15,79% decessi. Molto frequenti gli urti per non aver rispettato la distanza di sicurezza, all’origine di 163 incidenti e del 10,53% delle uccisioni di persone.

Tuttavia, la principale causa di mortalità per gli utenti della strada è la guida contromano che, sebbene abbia comportato ‘soltanto’ 74 sinistri, è responsabile del 26,32% dei mortali, ossia più di uno su quattro. "Il report ci dimostra - ha affermato il direttore di Aci Pisa, Francesco Bianchi - che la sicurezza stradale si combatte soltanto con la concentrazione alla guida e il giusto stato emotivo e psicofisico. Se in macchina non si sta concentrati, l’incidente accade. È inevitabile. Voglio poi ribadire una questione: si sono fatti passi avanti ma dobbiamo renderci conto che una piccola quota di incidente è purtroppo fisiologica". Per limarla ancora, il direttore sostiene che si possa lavorare per diffondere una "cultura della prevenzione, soprattutto per debellare l’uso sconsiderato dei telefoni in macchina, elemento di distrazione troppo opprimente" e soprattutto aspettare. "Tra smart working, lavoro da remoto e nuove tecnologie, sempre meno persone in futuro avranno necessità di prendere un’auto. Inoltre - continua Bianchi -, possiamo aspettarci meno incidenti grazie alla sempre maggiore sicurezza delle auto moderne, sempre più sicure". Il direttore di Aci Pisa lancia però un allarme sul rischio dei nuovi utenti della strada, come i sopracitati monopattini elettrici. "Le nuove variabili come i monopattini e le bici elettriche sono un ulteriore fattore di rischio: vanno trovati accorgimenti, normative e politiche più idonee per non renderli uno svantaggio nei confronti di veicoli e pedoni". Mar.Fer.