"Antico finito a processo su indizi inconsistenti"

Caso Scieri, parlano i legali dell’ex caporale assolto anche in corte d’appello "Nessuno lo risarcirà per quanto ha patito e perso soprattutto a livello umano".

"Antico finito a processo su indizi inconsistenti"

"Antico finito a processo su indizi inconsistenti"

Andrea Antico sa benissimo che l’aver ottenuto l’assoluzione dall’accusa di omicidio anche in corte d’appello non lo pone, al momento, definitivamente fuori dalla vicenda giudiziaria della morte di Emanuele Scieri, la recluta siracusana della Folgore deceduto lo stesso giorno dell’arrivo a Pisa, il 13 agosto 1999, e trovato cadavere tre giorni dopo occultato sotto un tavolo. "Ma ha il comprensibile auspicio che la propria sofferta esperienza giudiziaria possa trovare conclusione con l’ultima sentenza", dicono i suoi legali, gli avvocati Alberto e Fiorenzo Alessi. Tutto dipenderà se il pronunciamento dei giorni scorsi della corte fiorentina sarà impugnato per Cassazione.

Oggi Andrea Antico è l’unico dei tre ex caporali finiti nell’inchiesta sul caso Scieri che ancora presta servizio nell’esercito. Ed è stato anche l’unico ad aver scelto di essere giudicato con rito abbreviato: lo assolse il gup di Pisa, nel 2021; e lo stesso hanno fatto i giudici di secondo grado pochi giorni fa. "Antico, come ha sempre fatto – aggiungono i suoi avvocati – rinnova il proprio sentimento di profondo dispiacere per la vicenda umana che ha colpito Emanuele Scieri e la sua famiglia. Allo stesso tempo esprime soddisfazione per il riconoscimento della sua totale estraneità al delitto di cui veniva accusato". "Rimarrà il rammarico e lo sconforto patiti per anni di essere stato indagato e tratto a processo sulla base di indizi che si reputano sostanzialmente inconsistenti – proseguono i legali – e che, fino ad ora, tali sono stati ritenuti. Nessuno, né gli inquirenti, né altri che abbiano inteso procedere penalmente nei suoi confronti, risarcirà o restituirà al signor Antico ciò che ha perso in questi anni, sia a livello economico, che soprattutto, a livello umano". "Si è consapevoli che nell’ordinamento giudiziario del nostro Paese, questa delicata questione rimane tutt’ora aperta e senza prospettive – concludono gli avvocati – di condivisibili e legittime soluzioni: tuttavia rimarrà sempre la dolorosa consapevolezza del signor Antico di essere stato onerato di dover provare la propria assoluta e costantemente proclamata estraneità rispetto alla gravissima accusa di aver concorso nel cagionare la morte di Scieri".

Antico era finito nell’indagine del 2018 che la procura di Pisa riaprì sul giallo della Gamerra sulla base della relazione della commissione parlamentare d’inchiesta. Gli ex caporali Alessandro Panella e Luigi Zabara (condannati in primo grado, rispettivamente a 26 e 18 anni, e ad oggi in attesa del processo d’appello) e Andrea Antico finirono a giudizio con l’accusa di essere i tre nonni che, dopo un alterco con la recluta, vi si accanirono fino a causarne la morte.

Carlo Baroni