Cascina, 31 luglio 2016 - «CONTINUERÒ a fare politica». Torna Alessio Antonelli, l’ex sindaco di Cascina. Dopo una pausa post ‘batosta’ elettorale, Antonelli si rivela a La Nazione. Dal ballottaggio del 19 giugno, per 101 voti la leghista Ceccardi ha espugnato Cascina alla sinistra dopo 70 anni, Antonelli era scomparso.
Perché ha deciso di ‘sparire’?
«Sono rientrato al lavoro come ispettore di un’assicurazione. Ho perso e ho fatto una scelta di buon gusto, ritirarmi e riflettere».
Quali sono le cause della sua sconfitta?
«I temi fondamentali sono due. Una è la variante. Ha spezzato in due la maggioranza e il partito. Abbiamo dato fastidio togliendo interessi personali, togliendo diritti edificatori. C’è chi questa mossa non l’ha digerita».
L’altra causa?
«Il Pd stesso ha delegittimato una posizione. Tutto ha avuto inizio con le primarie. Non abbiamo perso, abbiamo rischiato di vincere. Abbiamo fatto tutti i passi necessari per una sconfitta».
Che cosa cambierebbe se potesse tornare indietro?
«Di cose importanti niente. Sono convinto che la storia ci darà ragione. Il voto di giugno è stata ‘una tempesta perfetta’. A livello nazionale c’è stato un reverse di tutte le amministrazioni. Di certo non cambierei il mio modo di agire. Se per vincere devo parlare alla pancia degli elettori e non alla loro intelligenza, o innalzare il livello fino allo scontro con il mio avversario... no non lo farò mai».
Un rimpianto?
«Non aver concluso alcune opere che erano in corso. L’abitazione l’avevamo tirata su, manca l’arredamento».
Il silenzio sui social. Perché?
«La mia è sempre stata una presenza pesante. Quando si perde si perde. Ho scelto di perdere da generale non dando la colpa ad altri, anche se il mio esercito non è stato molto leale nei miei confronti. Tra poco tornerò anche sui social. Durante il mio mandato ho tenuto la mia pagina e il mio account sempre a disposizione di chiunque, sia per le critiche sia per gli elogi. Mi sono preso una pausa ma li riaprirò».
Non verrà fatta la classica Festa dell’Unità a Cascina. Perché?
«Mancano le risorse, 3 mesi di campagna elettorale sono lunghi e pesanti da sostenere».
Tornerà a far politica?
«Non me ne sono mai andato ma, questo Pd mi fa schifo. E’ un partito fratricida. Vorrei un Pd progressista, non un Pd spostato al centro e a destra! Dobbiamo rimettere il partito democratico al suo posto, a sinistra».
Non crede di aver tradito la fiducia di chi ha creduto in lei dimettendosi dalla carica di consigliere comunale?
«No, sono una presenza troppo ingombrante. Inoltre, fuori dalle istituzioni sono più libero di agire. Io ci sono e ritornerò, presto ci sarà il congresso e i nodi saranno sciolti».
Che cosa pensa dell’amministrazione Ceccardi in questo primo mese?
«Non ho visto elementi di Governo ma solo il non rispetto delle promesse fatte come nel caso dell’Ufficio di Gabinetto. Invece di diminuire la spesa, l’ha aumentata. Devono smetterla con le buffonate, devono governare. Poi, la vignetta ‘hitleriana’ è stata proprio una mossa di cattivo gusto. Chi semina vento, raccoglie tempesta».
ED ECCO LA RISPOSTA DELLA SEGRETERIA PD CASCINA
"Ho accettato di guidare la segreteria del PD di Cascina - scrive Conti - perché ho trovato una diffusa consapevolezza degli errori commessi e la determinazione nel voler costruire un percorso nuovo nel partito. Con la sua intervista, rilasciata a titolo personale, l'ex sindaco Antonelli sembra non aver capito la lezione impartita dalla sconfitta: non è tempo di alimentare divisioni o di cercare riscatti personali. Abbiamo bisogno del supporto e del sostegno di tutti, a maggior ragione del suo, ma solo se è pronto a lavorare al comune obiettivo di rilanciare il partito cascinese. Le espressioni usate non fanno parte del PD che oggi a Cascina ricomincia ad essere comunità politica. Comprendo e condivido la sua delusione per l'esito delle elezioni, ma mi sembra che il livore prevalga ancora sul buon senso".