Pisa, 22 novembre 2020 - Il matematico Antonio Ambrosetti, fondatore con Giovanni Prodi della scuola italiana di analisi non lineare, sviluppando tecniche generali quali teoria della biforcazione, metodi variazionali e topologici, teoria dei punti critici, è morto venerdì 20 novembre all'età di 76 anni a Venezia. L'annuncio della scomparsa è stato dato oggi dalla Scuola Normale di Pisa, dove ha insegnato a lungo.
Nato a Bari il 25 novembre 1944 e laureato in Matematica all’Università di Padova, nel 1966 aveva svolto il dottorato a Pisa, alla Scuola Normale, sotto la guida di Giovanni Prodi, con cui strinse una duratura collaborazione ed una profonda amicizia per tutta la vita. Professore a Bologna, Ferrara, SISSA (Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati) e Venezia, fu chiamato a ricoprire la cattedra di Analisi matematica alla Scuola Normale nel 1986.
A Pisa Ambrosetti contribuì all’eccellenza e alla visibilità internazionale della scuola di Analisi non lineare, fondata da lui stesso tra gli anni sessanta e settanta assieme a Prodi, sviluppando tecniche generali quali teoria della biforcazione, metodi variazionali e topologici, teoria dei punti critici. Infine nel 1998 si trasferì nuovamente a Trieste, alla SISSA, di cui aveva sempre seguito con attenzione le attività. Fra i numerosi riconoscimenti di Ambrosetti ricordiamo la conferenza su invito al Congresso Internazionale dei Matematici a Varsavia nel 1983, il premio Caccioppoli nel 1985, le conferenze plenarie ai convegni Equadiff del 1982, 1995, 1999 e 2001, la Cattedra Lagrange nel 1991, il premio Amerio nel 2007.