Antonio Schena è stato nominato Garante dei diritti delle persone anziane del Comune di Pisa. Una figura che vuole essere un punto di riferimento per la fascia di età non più giovane della popolazione cittadina e che rimarrà in carica per 5 anni. "È con grande soddisfazione - dichiara l’assessore a pari opportunità e partecipazione Gabriella Porcaro - che annunciamo la nomina del nuovo Garante dei diritti degli anziani, passo fondamentale per garantire la tutela e il rispetto dei diritti delle persone anziane della nostra comunità. Antonio Schena ha tutti i requisiti per ricoprire questo importante e delicato ruolo: figura di riferimento nell’ambito della nostra comunità cittadina, Antonio ha maturato significative esperienze sia in ambito politico, che in campo sociale, prendendo parte alla vita di associazioni culturali e sociali fondate per la promozione e la tutela dei diritti sociali delle persone. Per questi motivi riteniamo che sia la persona più adatta a ricoprire l’incarico di Garante degli anziani: avrà il compito di monitorare la qualità dei servizi a loro dedicati, promuovere iniziative per combattere la solitudine e l’emarginazione, e fungere da punto di riferimento per tutti coloro che si trovano in situazioni di vulnerabilità. Sarà un interlocutore istituzionale importante che si preoccuperà di risolvere eventuali criticità, con particolare attenzione a tutte le problematiche legate all’accesso ai servizi sanitari, sociali ed economici".
"È un ruolo impegnativo che riguarda un settore molto importante della nostra società: gli anziani sono la parte più numerosa della popolazione tanto che pure l’Unione Europea ha sentito la necessità di varare la Carta dei diritti degli anziani - dice Antonio Schena -. Come comunità dobbiamo favorire e stimolare ogni possibile azione a tutti i livelli affinché essere anziani oggi non significhi essere degli scarti o posti ai margini nei rapporti sociali ed economici. Gli anziani, che sono oggi l’asse portante della società, danno un contributo fondamentale alle famiglie che hanno meno tempo per gestire i figli svolgendo un ruolo sociale di primaria importanza. Per questo è necessario stimolare le istituzioni a progettare ed attuare politiche che pongano l’anziano al centro dell’attenzione e delle cure della società. Sarà utile connettere le esperienze realizzate e risolvere le eventuali criticità riscontrate, dando contenuto all’inclusione, alla partecipazione, alla difesa dei diritti degli anziani nella nostra comunità, perché l’anziano sia protagonista prezioso dinamiche di una moderna dal volto umano e civile".
Stefania Tavella