PAOLA ZERBONI
Cronaca

Gli anziani che guardano i cantieri? Ora diventano consulenti, via al progetto

Pisa, ecco il piano di coinvolgimento della terza età

Anziani guardano un cantiere

Anziani guardano un cantiere

Pisa, 15 giugno 2019 - Mani incrociate dietro la schiena, si affacciano oltre le transenne dei cantieri e possono resistere delle ore ad osservare, commentandolo, il lavoro degli operai. Spesso dando loro anche utili consigli a ragion veduta, perché l’esperienza dell’età garantisce loro competenze e know how di tutto rispetto.

A Bologna li chiamano ‘umarell’, in Toscana sono gli ‘omìni che guardano i cantieri’. Un esercito volontario e ancora in forze che nel Pisano verrà messo in qualche modo a regime, con il doppio intento di migliorare le condizioni di vita degli anziani e coinvolgerli nell’elaborare e condividere con gli amministratori locali e regionali interventi di rigenerazione urbana.

È l’obiettivo del progetto «Urban Health – Movi-menti», promosso dal Centro Nazionale per la Prevenzione e Controllo delle Malattie del Ministero della Salute. Un progetto, presentato ieri a Palazzo Gambacorti, sede del Comune di Pisa, coni partner l’Asl Toscana Nord Ovest, Regione Lombardia, Politecnico di Milano, Asl 3 Piemonte, ed Asl di Taranto con il supporto tecnico e amministrativo delle Sds pisana e dell’Alta Val di Cecina, e ha preso il via nei Comuni di Calci, Pisa, Pontedera e Pomarance nell’aprile scorso per finire a dicembre prossimo.

Per il Comune di Pisa, 44 persone divise in due gruppi (di età compresa tra 55 e 66 anni nell’uno, tra 67 e 77 anni nell’altro) sono state coinvolte in percorsi di benessere. I nonni selezionati saranno coinvolti nell’elaborazione di progetti di rigenerazione urbana volti a favorire l’attività fisica, la partecipazione sociale e la prevenzione del decadimento cognitivo.

Nel Comune di Calci sono 19 le persone che partecipano. «Si tratta di un progetto importante che guarda alle buone pratiche di rigenerazione urbana e ambientale – ha affermato il sindaco di Pisa, Michele Conti –. E’ mia convinzione che l’urbanistica debba prevedere spazi, interi quartieri, adatti a coloro che invecchiano e che hanno problemi che possono sembrare insormontabili ma che invece si possono superare con piccoli accorgimenti. E questo confronto può portare a suggerimenti e a risultati concreti nella progettazione nella nostra città». «Per molti versi Pisa e la zona pisana sono un piccolo laboratorio – spiega la presidente della Società della salute zona Pisana, Gianna Gambaccini – grazie anche a realtà di eccellenza, istituti di ricerca, università, nell’ambito medicale e socio-sanitario. Attendiamo i risultati di questo progetto sui territori dei due Comuni oggetto della sperimentazione: Pisa e Calci».

«La promozione dell’invecchiamento sano e attivo costituisce un tassello importante nella concezione urbanistica – ha commentato l’assessore all’urbanistica del Comune di Pisa Massimo Dringoli – . Questo è un momento fortunato perché la nostra amministrazione sta lavorando a un nuovo piano strutturale e urbanistico e dunque è possibile inserire questo tassello. La riqualificazione del piano urbano terrà conto delle proposte che arriveranno proprio dagli anziani». Che dalla loro hanno il tempo libero, lo spirito di osservazione e la capacità di dare buoni consigli.