Con lo sguardo proiettato sull’Ospedale Nuovo Santa Chiara in Cisanello che sta prendendo forma, la direttrice generale dell’Aoup Silvia Briani ha tracciato un bilancio a 360° delle attività del 2024 incontrando i professionisti di tutti i Dipartimenti e dei coordinamenti funzionali nel corso di tre assemblee. I dati economici illustrati sono stati suddivisi per pazienti interni/esterni, servizi, area dell’emergenza-urgenza, senza tralasciare una fotografia sui tempi di attesa e su come ci vedono dall’esterno (sistemi di misurazione della performance PNE/NSG). La prima fotografia restituisce un bilancio consuntivo da 619 milioni (617 milioni di costi della produzione), di cui 233 per attività di ricovero, 260 per il personale e, fra le altre voci, 66 di spesa per dispositivi medici, 57 milioni di spesa farmaceutica. Nel 2024 i ricoveri sono in calo rispetto al 2023 (37.352 vs 40.465). Erano 42.231 nel 2019. Un dato che viene visto come come segno di maggiore appropriatezza, a fronte di un incremento dell’attività ambulatoriale. La maggioranza (il 70%) sono ricoveri elettivi (il 30% urgenze). La provenienza è per la stragrande maggioranza (75%) dall’area pisana e dall’interno dell’area vasta nord-ovest, il 15% extraregionale. Dei ricoveri chirurgici quasi il 90% è programmato e poco più del 13% da ricoveri in urgenza. Anche in questo caso l’attrattività maggiore (42%) è verso pazienti non pisani dell’area vasta nord-ovest. I trapianti, a parità di periodo, sono in linea o in crescita, stabili le nascite (1.104) e in crescita rispetto al 2019 (1.059) e in discesa la percentuale di cesarei. L’attività ambulatoriale, che si mantiene stabile con periodi di aumento sia rispetto al 2019 sia al 2023, è rivolta per il 57.3% a pazienti esterni e nel restante 42.6% a interni.
Anche i laboratori segnano un lieve incremento nella produzione rispetto all’anno scorso (5.658.549 vs 5.625.214). La Radiodiagnostica, con Focus su Tac e Rmn, segna un ulteriore balzo in avanti (90.856 vs 72.375 del 2019). Anche sulla linea ambulatoriale la parte del leone nell’attrattività è costituita da residenti nell’area pisana (43%) e dal 36% di residenti del resto dell’area vasta nord-ovest. La percentuale di pazienti fuori regione in questo caso è dell’11%.
Nell’area dell’emergenza-urgenza i numeri degli accessi al Pronto soccorso sono in costante crescita e si stanno avvicinando a quelli del 2019 (84.222 vs 94.469) ma migliorano i tempi di trattamento. Da migliorare invece quelli in attesa del posto letto (fonte Mes). Sulle reti tempo-dipendenti, gli indicatori nei primi mesi dell’anno vedono stabile ictus e in miglioramento infarto miocardico acuto e trauma maggiore.
Sui ricoveri entro i tempi previsti ottima la performance del tumore alla mammella e alla tiroide e molto bene anche utero, angioplastica coronarica, biopsia del fegato, melanoma, protesi d’anca. Le criticità restano nella chirurgia minore e nell’endoarteriectomia carotidea. Ottima la performance delle prime visite ambulatoriali, tutte verdi nella tabella dei tempi regionali (97%), grazie all’Open access,così come il confronto tra attività istituzionale e di libera professione. Ottima la performance dell’Aoup anche nel Nuovo sistema di garanzia (Nsg) che monitora l’erogazione dei Lea-Livelli essenziali di assistenza.
Migliorabili la percentuale di parti cesarei (21.57%) e la necessità di nuova resezione a 120 giorni da intervento chirurgico conservativo di tumore alla mammella (2.75%). Anche nella Tree Map del Piano nazionale esiti di Agenas (Pne) i volumi sono perfettamente in linea e restano solo da migliorare gli indicatori relativi alla mortalità a 30 giorni dal ricovero per insufficienza renale cronica, per Bpco e nelle riammissioni a 30 giorni dopo intervento di protesi d’anca. Nella top Ten degli ospedali italiani per gli interventi in classe A, l’Aoup (dati 2023) è prima per volume di tumori alla tiroide e secondo per interventi in laparoscopia/volume di interventi di retto e colon; sempre nelle prime 10 posizioni per tutte le altre branche della classe A.
Notevoli passi avanti sono stati fatti nella transizione digitale con la creazione di un gruppo di lavoro con Estar in ambito Ict ammodernando il parco e l’infrastruttura tecnologica, investendo nella cybersicurezza, sui servizi digitali per l’utenza, nella telemedicina. Grande sforzo anche nella formazione, con il superamento del gap esistente in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro e sicurezza antincendio oltre a tutta un’altra serie di eventi per un totale di 4.779 soggetti formati e 23.198 partecipazioni. Buona anche la percentuale di raggiungimento dell’obiettivo di budget dell’area amministrativa sulla digitalizzazione dei processi aziendali.