Approvata la "Carta dei toponimi storici del Comune di Calci"

Ora patrimonio della comunità della Valgraziosa

L'approvazione della "Carta dei toponimi storici del Comune di Calci"

L'approvazione della "Carta dei toponimi storici del Comune di Calci"

Calci (Pisa), 13 aprile 2024 - Sono ben 417 i toponimi storici del territorio di Calci che sono stati individuati, raccolti, messi su mappa e spiegati da Ferruccio Bertolini, Fabio Casella e Renzo Zucchini. Un lavoro inestimabile che, nato su impulso della Compagnia di Calci e portato avanti col sostegno dell’amministrazione comunale, è ora patrimonio dell’intera comunità della Valgraziosa. Nella seduta di giovedì 11 Aprile, infatti, a conclusione di un lungo percorso il consiglio comunale calcesano ha approvato all’unanimità la “Carta della Toponomastica storica del Comune di Calci“ che i tre estensori, presenti in aula, hanno voluto donare alla comunità e alla future generazioni, affinché la memoria storica dei nomi dei luoghi non vada perduta. “Si tratta di un documento importante per il futuro del nostro territorio - ha sottolineato il sindaco, Massimiliano Ghimenti - un punto fermo che mettiamo a beneficio di tutta la comunità e per le amministrazioni comunali che verranno. Il lavoro svolto dai tre estensori, che ringrazio, è inestimabile, affinché la memoria dei toponimi non vada perduta. Un lavoro che tra l’altro torna anche molto utile, perché arriva proprio nel momento in cui stiamo lavorando alla revisione degli strumenti urbanistici”. “Era da tempo che con Renzo e Ferruccio parlavamo di questi nomi che andavano scomparendo - ha ricordato Casella - e con la Compagnia di Calci, circa due anni fa, si è deciso di mettere qualcosa per scritto. A settembre dell’anno scorso ci fu poi la presentazione pubblica del primo lavoro svolto. In quell’occasione la presenza di tanti cittadini e il sostegno amministrazione sono stati uno stimolo prezioso per andare avanti, e alla fine ce l’abbiamo fatta”. “Per quasi tutti e 417 i toponimi abbiamo dato uno spiegazione sul come e sul perché è stato dato quel nome – ha concluso Casella -, per molti grazie a riscontri reali mentre per altri attraverso l’elaborazione di ipotesi plausibili. Soltanto una decina è rimasto senza spiegazioni ma va detto che il lavoro non finisce certo qui, in futuro sono possibili aggiornamenti e integrazioni grazie a tutti coloro che potranno e vorranno contribuire”. “Per una comunità è fondamentale conoscere il proprio territorio partendo proprio dai nomi dei luoghi – ha commentato l’assessore all’urbanistica, Stefano Tordella - e quanto messo assieme da Fabio, Ferruccio e Renzo ha un valore inestimabile, perché nessuno avrebbe potuto farlo al posto loro e per di più gratuitamente. Per questo l’amministrazione comunale ha dato loro una mano per quanto possibile, e grazie al lavoro del Settore 2 è stata realizzata una carta che è anche bella da vedere e che resterà come patrimonio di tutti. L’auspicio è che si possa proseguire su questa strada, perché il lavoro da fare è ancora tanto e il prossimo passo sarà certamente quello di rendere la carta disponibile anche digitalmente, affinché tutti i cittadini e anche i turisti possano fruirne liberamente”.

M.B.