di Stefania TavellaPISASi riapre dopo oltre un secolo il giallo archeologico sulla regina d’Egitto Ahhotep grazie alle nuove scoperte che arrivano dall’Università di Pisa.
"Il tesoro perduto della regina Ahhotep. Una donna alla riconquista dell’Egitto antico" (Carocci) è il titolo del nuovo libro di Gianluca Miniaci, professore di Egittologia dell’ateneo pisano, che ha riacceso i riflettori su una figura protagonista di una fase turbolenta caratterizzata dagli scontri con gli hyksos (stranieri). Punto di partenza della ricerca è la lista di oggetti contenuti nel sarcofago al momento della scoperta, identificata da Miniaci alla Bibliothèque de l’Institut de France nel 2019: armi e gioielli come bracciali, collane, amuleti, in oro, argento e bronzo, pietre preziose e legno di cedro del Libano.
Un immenso tesoro caduto nel dimenticatoio per oltre 150 anni. Fino a oggi.
Professore, cosa ci dicono su Ahhotep questi oggetti?
"Molti sono legati al mondo della guerra, come il collare con tre pendagli a forma di mosca, un insetto che nella Nubia (l’odierno Sudan) era simbolo del valore militare. Questo ci fa pensare che Ahhotep fosse una regina-guerriera. E a darcene conferma è un altro indizio".
Quale?
"Una delle asce ritrovate riporta i simboli dell’Egeo: la nostra ipotesi è che proprio Ahhotep fosse riuscita a creare un’alleanza con Creta attirando gli hyksos in una morsa".
Quasi un’azione geopolitica, diremmo oggi.
"Esatto, non sappiamo se Ahhotep sia scesa sul campo di battaglia, ma è probabile che abbia svolto un importante ruolo strategico nella cacciata degli stranieri dall’Egitto. E proprio con lei inizia una lunga dinastia che porterà le donne al potere".
E la mummia di Ahhotep?
"E’ andata perduta. Gli operai di Auguste Mariette, l’archeologo francese cui è attribuita la scoperta, probabilmente la distrussero: era usanza, infatti, aprire la mummia alla ricerca di oggetti preziosi. Altra cosa interessante è che nessuno degli oggetti trovati riporta il nome della regina, ma quello dei faraoni Ahmose e Kamose: nel libro cerco di risalire ai loro legami di parentela. In più...".
Dica, professore...
"E’ difficile che quella trovata nell’Ottocento fosse la tomba originale della regina, proprio perché mancano tutti quegli oggetti che una regina dovrebbe avere nel suo corredo. La nostra teoria è che Mariette o i suoi operai abbiano scoperto una sorta di nascondiglio, realizzato da antichi sacerdoti all’interno della necropoli per difendere il tesoro".