MICHELE BUFALINO
Cronaca

Arena, "sos" gradinata. Sopralluoghi dei tecnici per stabilire l’entità del danno, tutte le ipotesi sul piatto

Il Comune pronto a fare la sua parte ma aspetta certezze dal club per il nuovo stadio Mentre la società nerazzurra chiede un impianto "sano" e di non pagare colpe altrui

L’Arena Garibaldi in una veduta aerea (foto d’archivio)

L’Arena Garibaldi in una veduta aerea (foto d’archivio)

Pisa, 26 ottobre 2023 – Sono in programma nuovi sopralluoghi all’Arena Garibaldi dopo la chiusura parziale della gradinata "Gianluca Signorini" avvenuta in occasione di Pisa-Lecco, di martedì sera.

La società infatti aveva sospeso la vendita dei biglietti per la sfida di campionato, a seguito di un crollo, con calcinacci, di una porzione di cemento nella parte di gradinata adiacente alla curva sud, con infiltrazioni d’acqua che hanno costretto allo spostamento dei tifosi in zone più centrali del settore. Da quanto emerge i tecnici del Comune di Pisa, oltre alle autorità competenti, stanno effettuando tutte le verifiche del caso.

Il problema è sorto a causa di un dissesto, ma secondo quanto appreso i tecnici stanno cercando di capire se si è trattato di un episodio isolato e puntuale oppure se è sintomo di un problema più ampio. La questione resta sul tavolo di tutti i soggetti coinvolti, dal Comune di Pisa – che interverrà sulla questione una volta terminati i rilievi –, passando per i vigili del fuoco e la prefettura. Ecco perché, dopo tutti gli accertamento del caso, si valuterà la situazione in ambito collegiale, in sede di commissione di vigilanza provinciale.

L’ente si riunirà infatti per decidere in merito al prossimo match del Pisa, previsto per il 4 novembre alle 18.30 contro il Como. Prima delle vendita dei biglietti, però, tutte le riunioni in materia di sicurezza dovrebbero svolgersi tra il 30 e il 31 di ottobre. Al momento è ancora difficile capire il quadro della situazione, ma il rischio potrebbe essere quello di un nuovo taglio della capienza.

Nell’ipotesi ottimistica la parte della gradinata interessata, insieme alla curva sud, dal dissesto, rimarrà chiusa e cinturata dalle fettucce anche per la prossima gara di campionato, mentre nelle ipotesi più negative potrebbe essere riservata l’apertura del settore solo per gli abbonati o peggio, causare lo spostamento del pubblico pagante in altri settori, per la chiusura totale della gradinata stessa.

Tutte ipotesi per il momento, considerando che nessuna autorità ha voluto rilasciare dichiarazioni in merito aspettando le carte. La realtà è che martedì pomeriggio, nell’infuocata riunione di commissione di vigilanza pre-partita, Comune, Prefettura e forze dell’ordine sono riusciti a trovare – al netto di posizioni di partenza ben divergenti – un accordo lasciando aperta la gradinata. Motivo per cui filtra, da più parti, un velato ottimismo anche per il prossimo futuro. Ad ogni modo il Comune sarebbe pronto a intervenire nel caso in cui fosse necessario un intervento più corposo, come dimostrano i recenti investimenti. D’altro canto è evidente la strategia dell’amministrazione che, in questi mesi, ha deciso di preservare il più possibile lo status quo senza impegnare troppe risorse alla luce dell’intensione annunciata dalla società di realizzare un nuovo stadio. Come a dire, perché investire sul vecchio impianto quando se ne costruirà uno nuovo? Sarebbe uno spreco di soldi pubblici. Al momento, tuttavia, la partita della nuova Arena appare ferma al palo.

Dall’altra parte la società nerazzurra sembra attendere con altrettanto ‘fastidio’ il responso sulle condizioni di salute della gradinata forte di una convenzione che vede il Pisa Sporting Club affittare uno stadio che deve essere necessariamente in regola. Tradotto? Il problema dello stadio è un problema del Comune che può solo ricadere come un danno sulla società del patron Alex Knaster.

Saverio Bargagna

Michele Bufalino