MARIO ALBERTO FERRARI
Cronaca

Arsenale, quando la filosofia sbarca al cinema

Appuntamento questa sera col film "Cave of Forgotten Dreams". E’ la prima di cinque puntate

Appuntamento questa sera col film "Cave of Forgotten Dreams". E’ la prima di cinque puntate

Appuntamento questa sera col film "Cave of Forgotten Dreams". E’ la prima di cinque puntate

Portare alla luce l’oscurità della grotta di Chauvet, rimasta inesplorata per decine di migliaia di anni, vista dagli occhi del grande regista Werner Herzog. Stasera sarà questa la missione di Maria Cristina Capaccioli e Simone Ghiraldi che apriranno la rassegna del Corso di studi in Filosofia e Forme del Sapere dell’Università di Pisa, in collaborazione con il Cinema Arsenale, "Filosofia al Cinema". Un’iniziativa in cui giovani studenti di filosofia di Unipi commentano alcuni film secondo il pensiero filosofico che è dietro alla macchina da presa.

A fare da fil rouge a questa edizione sarà il tema della natura e ogni pellicola offrirà uno spunto per riflettere su aspetti diversi di tale concetto: dal rapporto tra l’essere umano e l’ambiente al confronto tra il ritmo del mondo naturale e quello del mondo civilizzato; dalla crisi ecologica alla natura come metafora di una condizione esistenziale, fino all’opposizione tra il naturale e l’artificiale. Il primo appuntamento ci sarà stasera alle 20.30 con la proiezione di "Cave of Forgotten Dreams" documentario del 2010 di Werner Herzog, regista tedesco creatore di capolavori come Nosferatu, Aguirre, Fitzcarraldo. A fare da giovani Virgilio in questo viaggio saranno gli studenti magistrali Maria Cristina Capaccioli e Simone Ghiraldi che introdurranno la pellicola di Herzog che documentà l’interno della grotta Chauvet, scoperta nel 1994 e contenente le pitture rupestri più antiche mai ritrovate. La grotta, inesplorata per decine di migliaia di anni, si è preservata nel suo stato originario come in una vera e propria capsula temporale e Herzog, l’ha documentata dall’interno facendo i conti con restrizioni spaziali e temporali, che pongono forti limiti all’apparato tecnico utilizzabile e alle libertà stilistiche possibili. Herzog definisce la sua scoperta delle pitture rupestri un "risveglio spirituale e intellettuale" e la discesa all’interno della grotta "uno sguardo sull’abisso dell’anima umana".

Da qui, dunque, l’urgenza di confrontarsi con il significato delle pitture e con chi le ha fatte, nel tentativo di capire se ed in che senso tutto questo ci possa ancora riguardare. La rassegna Filosofia al Cinema è strutturata con 5 appuntamenti da oggi al 14 maggio, tutti al Cinema Arsenale alle 20.30. Gli studenti dell’Università di Pisa potranno fare gratuitamente la tessera associativa e pagheranno un biglietto ridotto di 5 euro. Il prezzo di ingresso al pubblico è di 6 euro.

Mario Ferrari