GABRIELE MASIERO
Cronaca

"Arte contemporanea nell’ex Santa Chiara"

Il presidente dell’Opa Andrea Maestrelli svela i progetti a cui sta lavorando: "Alcuni spazi dell’ospedale per un museo a cielo aperto"

Il presidente dell’Opera Primaziale Pisana, Andrea Maestrelli

Il presidente dell’Opera Primaziale Pisana, Andrea Maestrelli

Sono due le principali novità sulle quali lavoreremo nel 2025: il Museo delle antichità che aprirà i battenti nel 2026 e che sarà uno spazio dove saranno raccolte tantissime opere pre-medievali in questo momento un po’ sparse, e l’altra riguarda l’area di Campaldo dove sorgerà un nuovo edificio multifunzionale deputato al restauro e dedicato anche alla divulgazione e alla promozione delle nostre tecniche di intervento.

Parola di Andrea Maestrelli, presidente dell’Opera della Primaziale pisana, che traccia la linea delle attività in corso. Quali altri interventi avete in mente?

"Vogliamo realizzare nuovi spazi museali e uno di questi potrebbe essere proprio quello che verrà realizzato all’interno del vecchio palazzo dell’Opera Primaziale, dietro al Campanile: uno spazio bellissimo che dovrà essere ristrutturato e potrebbe diventare anche un’esposizione permanente di opere d’arte. L’altro elemento importante sarebbe la creazione di una collezione di arte contemporanea: non abbiamo fatto mistero di essere interessati ad alcuni spazi che si trovano all’interno dell’ospedale di Santa Chiara, in particolare quelli prospicienti la piazza e lungo via Roma. Proprio lì vorremmo realizzare un’esposizione di opere d’arte dell’Ottocento e del Novecento e anche di artisti contemporanei, di cui abbiamo già iniziato ad acquisire opere negli anni scorsi".

Che augurio facciamo a Piazza dei Miracoli nel 2025?

"La piazza è stata realizzata dai pisani oltre mille anni fa e in questo momento il nostro obiettivo come Opera della Primaziale Pisana è quello proprio di riportare i pisani all’interno di questa piazza, farla vivere non solo come un luogo visitato ma come un luogo di casa. Io abito in Borgo stretto e spesso mi accorgo che nell’immaginario collettivo andare in Piazza dei Miracoli equivale ad andare in una zona periferica destinata ai turisti. Invece, il concetto di valorizzazione passa proprio attraverso questa quest’idea di portare la piazza al centro della vita dei pisani".

Come ci si riesce?

"Continuando a organizzare tanti eventi. Ringrazio di cuore la Deputazione che ha sostenuto questa progettazione, il Capitolo della Chiesa pisana chi ci ha sostenuto sempre e soprattutto tutto il personale dell’Opera della Primaziale Pisana, senza il quale questi risultati straordinari non sarebbero mai stati conseguiti".

R.P.