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Valter Tamburini, presidente della Camera di commercio della Toscana Nord-Ovest
Pisa, 12 febbraio 2025 - Alla fine del 2024, l’artigianato della Toscana Nord Ovest mostra segnali contrastanti. La provincia di Lucca registra 10.416 imprese artigiane (-0,9% rispetto al 2023), Massa-Carrara ne conta 4.676 (-0,2%) e Pisa quasi diecimila (-0,1%). Il settore delle costruzioni segna un calo a Lucca ma cresce leggermente a Massa-Carrara e Pisa. Nel manifatturiero, soffrono diversi comparti, mentre crescono nautica, riparazione di macchinari e alcuni servizi alla persona. Versilia e Piana di Lucca restano le aree più dinamiche, mentre in Lunigiana e in Valdera l’artigianato mantiene un peso rilevante nell’economia locale. Questo quanto emerge dall’analisi dell’Istituto di Studi e Ricerche (ISR) e dell’Ufficio Studi della Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest sui dati Infocamere-Stockview.
“Questi numeri, seppur in un contesto di stagnazione - afferma Valter Tamburini, presidente della Camera di Commercio della Toscana Nord Ovest - evidenziano l'importanza dell'artigianato per il tessuto economico delle province di Lucca, Massa-Carrara e Pisa. Nonostante le complesse sfide contemporanee e le turbolenze geopolitiche e di mercato, l'imprenditoria artigiana continua a rappresentare un elemento fondamentale per lo sviluppo locale, contribuendo in modo significativo all'economia e, per sua peculiarità, alla cultura di queste aree.”
Nel 2024, la provincia di Pisa conta oltre 9.800 imprese artigiane, pari al 23,9% delle attività registrate. Il dato resta stabile rispetto all'anno precedente (-0,1%), segnalando una tenuta del comparto in un contesto complesso. Su base decennale, la flessione (-7,6%) è in linea con il calo generale del tessuto imprenditoriale (-6%), indicando una dinamica più equilibrata tra artigianato e altre attività economiche. Le imprese individuali, che rappresentano il 73% del totale, crescono dello 0,3%, a differenza delle province vicine. Le società di persone calano del 2,3%, mentre le società di capitali aumentano dello 0,5% nell’ultimo anno e del 63% nel decennio, grazie alla spinta delle Srl semplificate. Le costruzioni restano il settore principale con 3.910 imprese (+0,6%), sostenute ancora dalla domanda di ristrutturazioni ed efficientamento energetico. Cresce la riparazione di macchinari (+4,9%), mentre calano panificazione e pasticceria (-0,8%) e fabbricazione di mobili (-2,8%), penalizzate dai cambiamenti nei consumi e dalla concorrenza della grande distribuzione. Nei servizi, autoriparatori (-1,4%) e trasporto merci su strada (-4,6%) risentono delle difficoltà legate ai costi e alla regolamentazione. In crescita la pulizia degli edifici (+4,5%), la manutenzione del paesaggio (+0,7%) e il settore benessere (+0,9%), che confermano una domanda stabile per i servizi alla persona. L’Area Pisana e la Val d’Era concentrano il maggior numero di imprese (rispettivamente 3.675 e 3.194 unità), riflettendo la specializzazione produttiva dei territori.