
Il caso di un ragazzo livornese ipoudente che frequenta l’istituto Santoni. Grazie al ricorso e al sostegno dell’Aduc ottiene il provvedimento d’urgenza.
"Dalla magistratura livornese un segnale importante a tutela del diritto allo studio degli alunni con disabilità". Un provvedimento d’urgenza ha ristabilito in poche ore il diritto all’assistenza specialistica per uno studente ipoudente residente a Livorno e iscritto all’istituto Santoni. Nonostante, infatti, a Pisa il nodo assistenza specialistica abbia trovato una soluzione grazie ai fondi arrivati dalla Regione, per molti studenti livornesi che frequentano le scuole pisane la situazione resta critica a causa della mancanza di risorse che consentano di coprire il servizio, di competenza provinciale. È questo il caso di un minore livornese, arrivato in tribunale, che pur frequentando l’istituto pisano era rimasto privo di assistenza, portando la famiglia a ricorrere alle vie legali per garantire il diritto allo studio del ragazzo.
Il caso è stato supportato dall’Associazione per i diritti degli utenti e dei consumatori e ha visto in prima linea l’avvocata Maria Barone (nella foto), delegata Aduc per Pisa e Livorno e avvocato dell’Anffas (Associazione nazionale di famiglie e persone con disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo), che ha presentato ricorso alla magistratura perché venisse ripristinata per lo studente l’assistenza specialistica. La questione si è risolta rapidamente con un provvedimento d’urgenza emesso dalla magistratura "che ha ordinato alla Provincia di Livorno - si legge in una nota di Aduc - di provvedere immediatamente a ripristinare il servizio".
"Si tratta di un segnale importante quello lanciato dalla magistratura - afferma Barone - che, come sempre, rappresenta un baluardo a difesa dei diritti dei cittadini. Quando i propri diritti vengono negati, i cittadini devono essere consapevoli che non sono lasciati soli e che la magistratura è pronta a fare la sua parte, anche in poche ore quando necessario". Ancor di più se in ballo c’è il diritto allo studio, "un diritto costituzionale - prosegue - immediatamente esigibile nei confronti della pubblica amministrazione".
"Come Anffas - aggiunge la presidente dell’associazione Elisabetta Salvadori - abbiamo ritenuto di dover fare un passo avanti e sostenere direttamente le famiglie in questi ricorsi. Ringraziamo l’impegno e la celerità di Maria Barone e della magistratura che hanno preso a cuore questo studente. Il ragazzo potrà ora terminare l’anno scolastico con gli assistenti specialistici con cui aveva già lavorato nei mesi scorsi".
Stefania Tavella