di Mario FerrariPISALa battaglia per l’assistenza specialistica fa tappa sotto la Prefettura di Pisa. Domani infatti i docenti, assistenti e genitori che da mesi combattono per il ripristino del servizio che aiuta gli studenti con disabilità delle scuole superiori del territorio, minacciato dalla mancanza di fondi della Società della Salute Pisana e che rischia di lasciare scoperta la gestione dei ragazzi per questo e i prossimi anni scolastici, incontreranno il Prefetto di Pisa Maria Luisa D’Alessandro per chiederle di favorire l’intervento del Governo. Una richiesta che dovrebbe trovare terreno fertile, dal momento che l’inquilina dell’Ufficio Territoriale Governativo, rispondendo sulle colonne de La Nazione a una lettera della presidente della SdS Giulia Guainai l’11 febbraio, si era già detta disponibile a un’interlocuzione con l’esecutivo e col Ministero delle Disabilità.
"Da parte mia - aveva detto nell’occasione la Prefetta - c’è la completa disponibilità nel ricevere la presidente della Società della Salute perché ritengo l’argomento dell’assistenza specialistica di massimo interesse per la comunità pisana e farò da tramite con il Governo centrale per favorire l’interlocuzione". In contemporanea all’incontro tra Prefetta e rappresentanti dei docenti e assistenti, alle 17 ci sarà un presidio in piazza Mazzini a cui è stata invitata tutta la cittadinanza per sensibilizzare sul tema. "Da mesi - la nota dei promotori dell’iniziativa - ci mobilitiamo per pretendere il rispetto del diritto allo studio per gli studenti con disabilità delle scuole di Pisa. L’assistenza specialistica è un servizio importantissimo e deve essere garantito per tutti e tutte. Purtroppo ciò non sta avvenendo".
L’allarme che lanciano i docenti è legato allo spettro dei licenziamenti per gli assistenti, situazione che sta capitando a Livorno ma che ha effetti su diversi studenti pisani: "Da diverse settimane i nostri ragazzi, iscritti nelle scuole di Pisa ma residenti nella a Livorno, si sono visti privare della totalità delle ore di assistenza, vedendo minato in maniera discriminatoria il loro diritto allo studio. Anche per il resto degli studenti non vi è ancora alcuna garanzia. Senza un intervento - continuano i docenti e assistenti - di Governo e Regione Toscana c’è il rischio concreto che il finanziamento stanziato per il servizio non sia sufficiente per garantirlo neanche fino a giugno".