Athos Davini torna sul palco: "Finché mi regge il fisico.... Lo spirito non mi manca"

Dopo l’infortunio che lo ha tenuto fuori dalle scene a lungo, l’attore torna in scena con ‘Mi ricordo’ "Non ho certo un giro di sveglia, ma di sicuro non mollo. Mi sentivo a San Quintino tipo Papillon".

Athos Davini torna sul palco: "Finché mi regge il fisico.... Lo spirito non mi manca"

Dopo l’infortunio che lo ha tenuto fuori dalle scene a lungo, l’attore torna in scena con ‘Mi ricordo’ "Non ho certo un giro di sveglia, ma di sicuro non mollo. Mi sentivo a San Quintino tipo Papillon".

"Finalmente! Mi sentivo a San Quintino tipo Papillon!". Atos Davini sale di nuovo le scalette del palco dopo "il tuffo carpiato con doppio avvitamento" che, il 26 agosto a Marina, aveva causato la frattura della tibia pochi minuti prima dell’entrata in scena per lo spettacolo "Mi ricordo". Questa sera Atos, il regista Massimo Corevi, e i compagni di avventura Benedetta Giuntini e Athos Bigongiali tornano sul ‘luogo del delitto’, il circolo Il Fortino. Ed è già sold out. "Non ho certo un giro di sveglia ma finché mi regge il fisì’o non mi fermo. Non ho fatto l’università ma sono comunque un goliardo" commenta Davini, classe 1937, decano dei vernacolisti pisani e protagonista della serie tv "I delitti del Barlume".

Le riprese della serie tv firmata da Roan Johnson sono finite a giugno, "adesso stanno scrivendo la nuova sceneggiatura per il 2025". A fine agosto la tappa marinese di "Mi ricordo" (che ha debuttato al teatro Nuovo in inverno) bruscamente interrotta lasciando a bocca asciutta il pubblico di "Marina Slow". Sembrava una caduta da nulla, poi l’arrivo dell’ambulanza e il ricovero. Adesso si riprova: "Lo spirito? Quello non mi manca". "Mi ricordo" è la rappresentazione di una prova dello spettacolo, un testo che si adatta ad ogni territorio, scavando nella memoria. Si susseguiranno "inserti cari ai marinesi, ricordi del dopoguerra, ci sarà l’odore del mare, si sentirà il salmastro, l’arrivo dei villeggianti" come spiega Benedetta Giuntini, che sul palco dirige i due Atos con "autorevolezza e tenerezza insieme".

E anche il pubblico in sala avrà un ruolo, nelle musiche. Il pubblico si troverà di fronte a uno spettacolo in progress: una regista, un attore, uno scrittore e un musicista impegnati a scandire i ricordi del passato. "Momenti struggenti, carichi di emozione, aneddoti spassosi e divertenti; racconti intimi, frammenti di vita che, come per incanto, si fanno patrimonio di tutti" sottolinea il regista Massimo Corevi. Spettacolo e apericena: per info 050 36195.

Francesca Bianchi