Attacco a Shalom. Messaggio di auguri per il Ramadan. Hacker oscurano il sito

Sono stati perfino rubati dei soldi per i progetti di solidarietà. La pagina Facebook non è ancora tornata in possesso del movimento. Il direttore Gemignani: "Aggressione contro la libertà di pensiero".

Attacco a Shalom. Messaggio di auguri per il Ramadan. Hacker oscurano il sito

Attacco a Shalom. Messaggio di auguri per il Ramadan. Hacker oscurano il sito

Oscurata per alcune ore la pagina Facebook e prelevati dalla carta di credito d’appoggio per le campagne di raccolte fondi per solidarietà mille e 200 euro. La vittima dell’operazione di killeraggio tecnologico è il movimento Shalom di San Miniato, una realtà impegnata in missione e sulla promozione della cultura di mondialità e pace, fondata da monsignor Andrea Cristiani. "Hanno attaccato la nostra pagina social – dice il direttore del movimento Luca Gemignani – dopo il messaggio ai mussulmani per il Ramadan. Ci chiediamo chi faccia capo a questo attacco contro la libertà di pensiero, il razzismo e le intolleranze di ogni genere, capisaldi della nostra visione del mondo". Dopo alcune ore la pagina è tornata visibile. "Ma noi, come amministratori – aggiunge Gemignani – non possiamo modificarla, non possiamo gestire. Di tutto questo presenteremo denuncia alla polizia postale. Ma quello che ci sconvolge è il fatto che il gesto è qualificabile come un vero e proprio attentato ai valori supremi della pace e della fratellanza. Sappiamo esserci nel mondo persone disturbate dalla parola Shalom, che ci identifica e di cui siamo orgogliosi, detestando ogni antisemitismo e rimanendo saldamente ancorati alla giustizia".

La criminalità inoltre è entrata per rapinare anche on line. Esperti ladri prelevano attraverso sofisticate manovre soldi destinati ai bambini come è successo in questa circostanza a Shalom, con prelievi illegali su carte registrate su questi mezzi di nuova generazione. "Shalom ha fatto i suoi passi per riattivare quanto prima il nostro servizio di comunicazione libera e positiva – prosegue Geminani –. Attualmente, appunto, la pagina Facebook è tornata visibile online ma non siamo più in condizione di amministrarla e non sappiamo chi la controlla. Abbiamo segnalato insistentemente il problema al centro assistenza, ma ancora non è stato risolto". E per quanto riguarda il soldi contenuti nella carta?

"Dopo un certo numero di transazioni ripetute e quindi sospette sono scattati i sistemi di sicurezza e la carta è stata bloccata – spiega il direttore di Shalom –. Noi stessi, una volta preso contezza di quanto accaduto, ci siamo mossi per tutelare i fondi che ci sono stati donati da tante persone generose per sostenere le nostre campagne solidali. Però, intanto, qualcosa sono riusciti a portare via. E inoltre, ripeto, non sappiamo che c’è ora dietro la nostra pagina, strumento per noi indispensabile per dialogare con i territori, per fare sapere alla comunità ed al mondo quello che facciamo".

Shalom è una realtà con sede a San Miniato a cui aderiscono volontari sparsi in mezzo mondo.: il movimento ha 15 sezioni in Italia, 21 all’estero e in tutto il mondo ha oltre 21mila soci. Il movimento opera negli angoli più poveri del pianeta, come il Burkina Faso dove in trent’anni di lavoro, ha creato centinaia di pozzi per dare acqua ai villaggi, scuole, ospedali, e dato una spinta importante con molti progetti all’economia del Paese.

Carlo Baroni