REDAZIONE PISA

"Attendiamo ancora giustizia. E denunciamo lo sciacallaggio"

"Un castello di accuse illogico" e, soprattutto "un’udienza che slitta ormai da troppo tempo". Il consiglio direttivo Asd Zambra Calcio esprime tutta la sua rabbia dopo il caso della presunta combine nei Giovanissimi regionali Élite. La storia è nota e fa riferimento ad un match del 15 maggio scorso su cui aveva presentato reclamo il Floria Grassina Belmonte che si era ritenuto danneggiato dalla vittoria, a suo dire sospetta, del Montignoso, a segno con un rigore che sarebbe stato cercato da un difensore. Allo Zambra sono stati inflitti quattro punti di penalizzazione da scontare nel prossimo campionato elite regionale inoltre sono stati squalificati per quattro anni l’allenatore e tre giocatori. "Di fronte a tutto questo – scrive lo Zambra – non ci siamo persi d’animo, vista anche le contraddizioni contenute nelle motivazioni della sentenza impugnata che peraltro presenta un castello accusatorio illogico e carente totalmente sotto il profilo probatorio ed una anomalia nella tempistica del deposito degli atti molto grave. Per cui, animati comunque da una sempre presente fiducia nei confronti della giustizia sportiva, abbiamo presentato il ricorso nelle forme e nei termini corretti al Collegio di Garanzia del Coni. Lo stesso organo doveva entro 60 giorni fare l’udienza del processo ed emettere il dispositivo, tempo che è abbondantemente già trascorso nonostante l’invio di due PEC di sollecito del nostro avvocato inoltrate dopo il decorso di tale termine, alle quali non è stata data alcuna risposta". "Purtroppo – conclude lo Zambra – in questa situazione, mentre società del territorio ci hanno manifestato solidarietà e vicinanza, abbiamo assistito a comportamenti di alcune altre dove l’unica preoccupazione è apparsa quella di diffondere false notizie sugli esiti del processo in corso per sottrarre adesioni alle nostre squadre per la prossima stagione. A fronte di tutto ciò ci è praticamente impossibile programmare la stagione, non conoscendo le sorti che ci riserverà il futuro, e siamo impossibilitati a comunicare ai genitori gli impegni per il prossimo anno".