C’è grande attesa per la tappa di oggi del Giro d’Italia numero 107, che tutti nella carovana rosa ritengono interessante con gli 11 chilometri di sterrato, l’impennata verso Serre di Rapolano e l’arrivo sempre in leggerissima salita. Qualcuno l’ha definita una ’tappa trappola’ che per 88 km si svolgerà sulle strade della provincia di Pisa. "La frazione tutta toscana del Giro – afferma il commissario tecnico della Nazionale azzurra Daniele Bennati – propone un finale difficile con tre tratti di sterrato tra cui quello di Pievina nel finale con pendenze sensibili. Aggiungo poi che il giorno successivo ci sarà una cronometro di quasi 40 chilometri, insomma tra Toscana e Umbria se ne potrebbe vedere delle belle".
Certo occorrerà vedere come si comporterà la maglia rosa di Tadej Pogacar e se avrà voglia di attaccare come ha fatto nella seconda giornata verso il Santuario di Oropa. Delle strade bianche e delle Creti Senesi il fuoriclasse sloveno ha un bellissimo ricordo legato al successo di due mesi fa a Siena. Tra gli italiani si attendono Tiberi, Fortunato, Bagioli, Zana, Pellizzari, Piganzoli.
La corsa rosa dalle emozioni indimenticabili torna oggi dopo 9 anni sulle strade della provincia di Pisa e della Valdera, con la sesta tappa da Torre del Lago (Viareggio) a Rapolano Terme. La partenza ufficiale è fissata alle 12,55, con ingresso in provincia di Pisa nella zona di Migliarino dopo appena 4 chilometri, per proseguire per Nodica, Pontasserchio e raggiungere San Giuliano Terme, quindi Calci, Lugnano e Cascina con il passaggio da Corso Matteotti (km 31, ore 13,34). La tappa proseguirà verso Fornacette, Ponsacco, La Rosa, La Sterza, La Mandriola, per raggiungere la splendida Volterra (Km 80, ore 14,58), dove è previsto anche il primo gran premio della montagna dei due previsti, oltre a una leggera modifica di percorso dopo il recente crollo delle mura antiche. Lasciata Volterra ancora una decina di chilometri nella provincia pisana e quindi l’entrata in quella di Siena con le strade bianche, le Crete Senesi e l’arrivo a Rapolano Terme che per la prima volta entra nella storia del Giro d’Italia.
Antonio Mannori