MARIO ALBERTO FERRARI
Cronaca

Auletta sul Gombo: "La Regione asseconda i privilegi in barba all'ambiente"

Critiche alla decisione regionale di far avvicinare i diportisti alla costa oltre il limite dei 200 metri e sbarcare sulla spiaggia del Gombo. "Il governo regionale schiacciato sulla visione delle destre, bisogna tutelare l'unico tratto di spiaggia naturale".

Ciccio Auletta

Ciccio Auletta

Pisa, 12 agosto 2024 - Una città in comune torna all'attacco sulla questione della spiaggia del Gombo, questa volta prendendosela con la Regione Toscana che ha concesso ai diportisti di avvicinarsi alla costa oltre il limite dei 200 metri e sbarcare a San Rossore. Una decisione che, secondo il capogruppo Ciccio Auletta, "ribadisce ancora una volta le priorità regionali: assecondare i privilegi in barba alle regole di tutela ambientale". "Questa è la triste realtà con cui ci dobbiamo confrontare in seguito alla notizia che, come chiesto a gran voce dalla destra toscana, sarà concesso ai diportisti di avvicinarsi oltre il limite consentito dei 200m dalla costa, e, cosa più grave, di sbarcare sulla spiaggia di San Rossore, fino ad oggi tutelata da un regolamento che ne impedisce l’accesso a chiunque se non tramite visite guidate o prenotando l’accesso alla spiaggia attrezzata messa a disposizione di tutti. Regolamento che - precisa Auletta -, pur essendo in vigore, sarà aggirato da dei permessi in deroga sulla base di non si sa quale norma. Si decide, in sostanza, di regolarizzare una situazione di sfregio delle regole che è andata avanti in tutti questi anni, regolarizzando chi se ne è sempre fregato e penalizzando chi invece quelle regole le ha rispettate e le rispetta. La classica logica del condono all’italiana, che considera le regole di tutela come fastidiosi impedimenti, dimenticando che esistono per motivi ben precisi di salvaguardia di ecosistemi tanto fragili quanto preziosi". 

Auletta si domanda quale sia il pensiero in merito del Parco di San Rossore. "Che dice l’Ente Parco su tutto questo? Vale davvero la pena di mettere a repentaglio tali ecosistemi per il presunto diritto di sbarcare al Gombo? Lungi da noi la volontà di reprimere la voglia di godere delle bellezze naturali del nostro litorale, ma chi governa, a nostro avviso, dovrebbe avere la capacità di governare i processi, non di esserne vittima. Possibile che su tanti chilometri di litorale non fosse possibile pensare a un’alternativa per i diportisti? Aver ridotto il litorale a una continua distesa di stabilimenti balneari ha fatto sì che San Rossore rimanesse l’unico tratto di spiaggia naturale ed ora, a quanto pare, tutti la cercano. Ma le riserve naturali esistono per tutelare almeno una parte del territorio dalla pressione antropica, e se si visitano deve essere fatto nel rispetto e sotto il controllo di personale qualificato, non liberalizzando l’accesso in nome della gita domenicale". "La scelta fatta rappresenta - conclude il capogruppo di Una città in comune - un fatto gravissimo, segno di un arretramento culturale preoccupante da parte di chi ci governa in Regione, sempre più schiacciato sulla visione delle destre che antepongono i privilegi dei pochi alla tutela dei beni comuni".