Auto, moda, conciario. Le crisi del territorio sull’agenda di Landini: "Emergenze nazionali"

Il leader della Cgil ieri a Pisa all’assemblea del sindacato provinciale "Non conosciamo i contenuti della manovra, perché il governo ancora non ce l’ha illustrata. Metodo che mette a rischio la tenuta democratica" .

Auto, moda, conciario. Le crisi del territorio sull’agenda di Landini: "Emergenze nazionali"

di Gabriele Masiero

PISA

"Tante questioni nazionali, dall’auto alla moda nel conciario, si riflettono a specchio sul nostro territorio". Parola di Alessandro Gasparri segretario provinciale della Cgil che approfitta dell’assemblea regionale del sindacato per riportare le questioni pisane al centro del dibattito e alla presenza del leader Maurizio Landini. "Automotive, sanità - gli fa eco il segretario della Cil toscana, Rossano Rossi - giustizia sociale e fiscale, pace, difesa di salari e potere d’acquisto, rinnovi dei contratti, lotta allo sfruttamento, sicurezza sul lavoro, crisi industriali, referendum anti Jobs Act e anti autonomia differenziata: ci attendono settimane di mobilitazioni, senza risposte siamo pronti allo sciopero generale". Per ora però Landini prende tempo: "Non conosciamo i contenuti della manovra perché il governo non ce l’ha ancora illustrata e non ci ha convocati. Quindi prima dobbiamo valutare cosa c’è davvero nella legge di bilancio e capire se saremo convocati. Tuttavia voglio denunciare il modello di relazioni di questo governo che ha deciso tutto senza discutere con nessuno. Un metodo che mette in pericolo la tenuta democratica. Con chi discutono quando parlano di fisco? Con chi non paga le tasse? Mettano nelle condizioni i lavoratori e i pensionati di discutere e per farlo devono convocare i sindacati. Hanno già deciso tutto e hanno fatto già anche la conferenza stampa. Tutto questo è pericoloso per la nostra democrazia e la dignità delle persone è messa in discussione da questo metodo di lavoro che ha scelto di utilizzare l’esecutivo". Landini però frena sulla proclamazione immediata dello sciopero generale: "Ho già il mandato della Cgil ma questa decisione non voglio prenderla da solo e mi confronterò anche con le altre organizzazioni sindacali. Io intanto denuncio che questo governo pensa di comandare non di governare, ma in In democrazia non fai quello che ti pare. Chi tiene in piedi questo paese sono 36 milioni di persone tra lavoratori dipendenti e pensionati che pagano le tasse e che non hanno lo spazio per poter discutere. Vedremo le proposte definitive. Modalità e forme di mobilitazione le decideremo nei prossimi giorni".

Secondo Gasparri, "la scelta di svolgere l’assemblea a Pisa è stata molto attinente, perché tante questioni nazionali si riflettono a specchio sul nostro territorio, dalla crisi dell’automotive a quella della moda nel distretto conciario e quella che attraversiamo, sia a livello locale che nazionale, è una fase complessa in cui saremo spesso nelle piazze per batterci per il lavoro, la sanità, la giustizia sociale, la pace". Infine, l’assemblea regionale ha eletto Anna Maria Romano nella segreteria toscana, al posto di di Paola Galgani (dallo scorso luglio vicesindaca di Firenze) e che affiancherà l’attività del segretario generale Rossano Rossi e degli altri segretari confederali Gessica Beneforti, Fabio Berni e Paolo Gozzani.