"Avanguardie" record. Oltre 100mila presenze: "Cresce il pubblico extra città e regione"

Il presidente di Palazzo Blu, Cosimo Bracci Torsi: "Positivo per l’indotto. La prossima mostra su un artista giapponese: quadri belli e suggestivi".

"Avanguardie" record. Oltre 100mila presenze: "Cresce il pubblico extra città e regione"

"Avanguardie" record. Oltre 100mila presenze: "Cresce il pubblico extra città e regione"

di Antonia Casini

Chiude oggi, dopo dopo sei mesi pieni, avendo superato la soglia dei 100mila spettatori. La mostra "Avanguardie" a Palazzo Blu sul lungarno era stata aperta a fine settembre. Il presidente Cosimo Bracci Torsi spiega i numeri dell’esposizione che raccoglie opere, tra gli altri, di Dalì, Chagall, Picasso e Mirò, accomunati dalla volontà di "ricercare nuove strade e nuovi strumenti espressivi, opponendosi al naturalismo e alla mercificazione dell’arte": capolavori dal Philadelphia Museum of Art.

Quanti sono stati gli ingressi?

"A ieri (giovedì per chi legge) erano oltre 99mila. In questi giorni l’affluenza è alta e quindi sono stati già superati i 100mila biglietti staccati".

Il periodo di maggiore affluenza?

"Quello natalizio, poi abbiamo registrato un rallentamento, le ultime settimane siamo stati pieni".

Rispetto alle precedenti?

"E’ la terza che supera i 100mila, dopo i Macchiaioli dell’anno scorso e quella di anni fa su Modigliani che erano più popolari e facili. In quest’ultima, si trovavano tanti autori con linguaggi diversi".

Molti i visitatori dell’ultimo minuto.

"E’ durata di più e quindi è stata per certi versi più godibile".

La tipologia di pubblico?

"Un pochino diverso dal solito. Dalle statistiche fatte, abbiamo visto che abbiamo avuto un aumento di persone da fuori territorio. La percentuale dei pisani è scesa a un 30%. In altre erano sui 40-45%, studenti compresi: sono aumentati i forestieri. Alcuni sono arrivati dalla Toscana, altri extra. Per l’indotto della città è un elemento favorevole. Chi viene da fuori spende di più, pernotta o si ferma nei ristoranti".

L’autore o i quadri che hanno riscosso maggior successo?

"Le Avanguardie parlano linguaggi molto diversi l’uno dall’altro, di sicuro, in apertura, l’autoritratto di un giovane Picasso anche se non è così avanguardistico come altre opere. C’è un Picasso cubista importante e il Kandinsky simbolo stesso della mostra che ha suscitato curiosità e attenzione. Al primo piano, abbiamo pittori come Mondrian che qui non erano mai venuti e di cui, magari, mi auguro si possa organizzare una monografica a Palazzo Blu".

Qualche anticipazione sulla prossima?

"Sarà molto diversa e l’autore arriverà da un paese molto lontano dell’Asia, il Giappone, ha influenzato anche la cultura europea. In Toscana non credo siano stati esposti autori di questo tipo. Una sorpresa piacevole con quadri molto belli e suggestivi".