Avvocati, video denuncia sui suicidi in carcere

La Camera penale di Pisa ha realizzato un breve filmato con le foto degli interni delle celle e le testimonianze.

Avvocati, video denuncia sui suicidi in carcere

Avvocati, video denuncia sui suicidi in carcere

Tre giorni di astensione e un video girato in Tribunale. Penalisti in protesta contro le nuove fattispecie di reato introdotte dal cd “pacchetto sicurezza” elaborato dal Governo Meloni nello scorso dicembre, che come osservato dalla giunta dell’Ucpi ha avuto "…la perdurante pretesa di affidare al sistema penale la soluzione di ogni situazione di conflitto sociale, facendo gravare in maniera del tutto irrazionale sulla carcerazione il destino dell’intero ordinamento".

Gli avvocati hanno lamentato, inoltre, "la mancata ed illegittima soppressione dei limiti interposti all’appello dei difensori": “….ledono la dignità del difensore e ne restringono le facoltà proprie, nuocendo gravemente ai soggetti più deboli". Sul punto sono state "numerose le richieste di intervento rivolte al Ministro della giustizia Carlo Nordio rimaste ad oggi disattese". Ultimo tema il dramma del sistema penitenziario ed in particolare del “carcere come destino”. La Camera Penale di Pisa “A. Cristiani”, da sempre in prima linea nel denunciare le condizioni nelle quali versano i detenuti nelle carceri italiane, ha realizzato un video denuncia sui recenti suicidi in carcere (ad oggi ben 16 solo dall’inizio del 2024) per sensibilizzare l’opinione pubblica su questo delicato tema. Protagonisti del video molti avvocati iscritti alla Camera Penale di Pisa tra i quali, l’avv. Laura Antonelli – Past-President C.P. e oggi membro della Giunta Camere Penali Italiane. Nel video sono state inserite le foto degli interni della Casa Circondariale di Pisa, realizzate unitamente all’amministrazione penitenziaria di Pisa. "15 vite umane perse, 15 suicidi che dovevano essere evitati, 15 fallimenti del sistema penitenziario. Adesso basta!!!”, conclude la Presidente della Camera Penale di Pisa avv. Serena Caputo.