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Aziende e universitari. La sfida per il futuro si gioca al "Sant’Anna. Business Game"

Sesta edizione della due giorni pisana che mira a stimolare la collaborazione tra atenei e imprese: le voci dei protagonisti.

Sesta edizione della due giorni pisana che mira a stimolare la collaborazione tra atenei e imprese: le voci dei protagonisti.

Sesta edizione della due giorni pisana che mira a stimolare la collaborazione tra atenei e imprese: le voci dei protagonisti.

di Mario Ferrari

PISA

Multinazionali e aziende leader del settore sfidano 80 giovani studenti universitari italiani europei a un gioco che avvicina al mondo del lavoro. È la sesta edizione del Sant’Anna Business Game, una due giorni pisana che mira a stimolare la collaborazione e la competizione tra atenei e imprese, offrendo la possibilità di confrontarsi su casi aziendali e reali di business, proposti da aziende leader.

Saranno i manager a proporre ai giovani, ospiti dell’ateneo pisano, la risoluzione di casi aziendali che richiedono competenze in ambito gestionale, ingegneristico e finanziario. Il tutto ha anche un’ottica di assunzioni e stage dei ragazzi all’interno delle realtà.

"Un’occasione per conoscere il mondo del lavoro mettendosi in gioco - spiega Costanza Pinna Berchet, organizzatrice dell’evento per conto della Junior Enterprise della Sant’Anna -. I ragazzi, divisi in gruppi di lavoro, porteranno a termine dei compiti che le aziende svolgono tutti i giorni, acquisendo conoscenze pratiche utili una volta laureati. I vincitori di questi giochi riceveranno dei premi da parte delle aziende per favorire la specializzazione dei giovani in ottica lavorativa".

Ieri, oltre alla competizione, il programma prevedeva momenti di networking e confronto, le aziende hanno esaminato curricula e realizzato colloqui conoscitivi o finalizzati all’ingresso nel mondo del lavoro. Oggi invece le aziende presenteranno i propri progetti e interagiranno in modo diretto coi partecipanti al Business Game, favorendo opportunità di inserimento professionale. "È la prima volta - dice Alice Petrillo, studentessa di Unipi - che partecipo a eventi di questo tipo: mi è piaciuto lavorare in gruppo e capire come risolvere i problemi lavorativi, anche perché In cinque anni di università non mi è mai capitato di conoscere così tanto le aziende e addentrarmi nel mondo del lavoro". La possibilità di conoscere meglio le opportunità post-laurea interessa molto anche Giuseppe Paone, casertano che studia a La Sapienza di Roma e che è arrivato a Pisa proprio per il Business Game.

"È stato utilissimo - spiega - perché all’università non si ha ben contezza del mondo del lavoro e di cosa richieda a noi studenti, che dopo la laurea non sappiamo bene cosa fare. Entrare in contatto con aziende dà almeno un’idea di cosa ci aspetta, ed è molto utile". Un’occasione che fa gola anche all’estero, come spiega Martina Saenz dell’Università di Madrid.

"Sono venuta fin dalla Spagna per partecipare al business game e ho trovato un ambiente fantastico: l’opportunità di conoscere da vicino aziende multinazionali non capita tutti i giorni e le potenzialità di costruirsi un futuro grazie al lavoro svolto oggi sono realmente molto concrete. Servono più eventi come questo".