Tirrenia, 25 agosto 2023 – Da Firenze arriva la notizia più bella: il bambino di 5 anni, italiano, che mercoledì nel primissimo pomeriggio ha rischiato di annegare, sta meglio ed è fuori pericolo. Era andato al parco acquatico di Tirrenia con la famiglia, padre, madre e fratelli. Dopo essere stato stabilizzato dai sanitari della Croce Rossa di Pisa e da quelli della Misericordia, sempre di Pisa, è stato portato dall’elicottero Pegaso del 118 all’ospedale Meyer, dove è stato ricoverato per accertamenti. Probabile per lui il malore in acqua. Poi una catena di soccorsi che gli hanno salvato la vita.
Il giorno dopo, il Sunlight sta per riaprire. E’ un’altra bella giornata di sole. Alla biglietteria Bianca risponde a distanza alle accuse - sui social e non - sui soccorsi interni che non sarebbero stati adeguati: "E’ stato salvato dai bagnanti". "C’ero io e posso raccontarle com’è andata". Il bambino stava giocando con la sorellina nella piscina per i piccoli, dove l’acqua raggiunge i 70 centimetri". "Il bambino aveva appena pranzato", ricostruisce la signora. "Una donna l’ha visto steso e ha urlato ma anche il nostro bagnino l’ha visto e gli ha aperto la bocca tirandogli fuori la lingua. E’ stato lui, lo sappiamo bene perché ha dolore alla mano per quella manovra. Ma grazie al cielo lo ha fatto. E poi ha iniziato con il massaggio cardiaco. E il piccolo ha buttato fuori acqua e cibo". "Ho chiamato il numero di emergenza e poi al microfono ho chiesto se c’erano medici tra i presenti. Si è fatto avanti un paramedico e poi altre persone che hanno aiutato, ho fatto strada all’ambulanza: si sono organizzati al top anche con l’elicottero".
Sulle accuse ancora: "L’importante è che il bimbo sia vivo – aggiunge – Mi si è ghiacciato il sangue, mi creda. Ben vengano i controlli, li abbiamo già avuti un mese fa. Anche ieri è venuta la Capitaneria di porto". La guardia costiera, chiamata, è intervenuta ma su un’area comunale gestita da un privato non ha competenze. Avvisata dal volontario della Croce Verde anche la polizia di Stato che ha consigliato all’uomo, se ci fosse stata la volontà di procedere, di presentare una denuncia (al momento non risultano indagini). "Ognuno ha fatto la propria parte – prosegue Bianca – per cui ringrazio tutti i ragazzi". Sulla presenza o meno del defibrillatore, per gli esperti da utilizzare comunque perché la macchina è in grado da sola di ’capire’ se necessario scaricare o meno, ribatte: "Non serviva".