
L’era di Lorenzo Bani alla guida del Parco San Rossore Migliarino Massaciuccoli non è ancora iniziata ma già scoppiano le polemiche. La nomina a presidente dell’ex assessore socialista ed ex amministratore unico di Apes, ora nel Pd, da parte del governatore della Toscana, Eugenio Giani, arriverà nelle prossime ore. La decisione è presa, manca solo la ratifica. Ma indietro non si torna: Bani, tra gli altri numerosi candidati che avevano inviato il curriculum, è stato preferito rispetto alla candidatura di Giuseppe Toscano, avvocato amministrativista indicato dal Camune e apprezzato anche in ambienti dem, e a quella dell’architetto Dario Franchini, ex dirigente comunale che piaceva all’ex sindaco Paolo Fontanelli e alla sua formazione politica, Sinistra civica ecologista. L’incarico all’ex socialista tuttavia fa infuriare il mondo ambientalista. Tommaso Luzzati, professore associato dell’università di Pisa e promotore dell’appello ‘Per una Toscana competente’ che chiedeva di rendere pubblici i curricula presentati dai candidati attacca: "Nonostante gli appelli della società civile, il presidente Giani ha scelto il presidente del Parco secondo le logiche del compromesso proprie della vecchia politica. Ha per di più scelto un uomo, nonostante eccellenti candidature femminili. La Regione Toscana ha ignorato la richiesta di oltre mille cittadini che due mesi fa hanno chiesto la pubblicazione dei curricula in nome della trasparenza".
In attesa di conoscere ufficialmente il nome del presidente, il M5S critica anche le nomine del consiglio direttivo: "La politica - affermano le consigliere regionali Irene Galletti e Silvia Noferi - persevera in un sistema profondamente sbagliato e assolutamente controproducente per l’interesse pubblico, scegliendo i candidati non per competenze, come prevede la legge regionale, che chiede ‘comprovate e specifiche competenze in materia di tutela naturalistica e di gestione amministrativa per i tre membri designati dalla Comunità del Parco’ ma per appartenenza politica: il Pd ha indicato Francesca Ceccarini, laureata in Scienze Politiche, che nel suo curriculum vanta ‘competenze specifiche nel campo della ricerca sociale e ottima conoscenza delle tecniche di intervista’ e la Lega ha scelto Letizia Checchi, che lavora come Project Manager presso un cantiere navale a Massarosa".
Infine, l’avvertimento a Giani: "Il 31 maggio, scadrà anche la carica in prorogatio dell’attuale presidente del Parco che il governatore Giani dovrebbe sostituire, speriamo non cali a sorpresa un altro urbanista o un profilo assolutamente inadeguato come è stato fatto finora". Auguri di "buon lavoro" al nuovo direttivo dell’ente arrivano invece dal consigliere regionale di Fdi, Diego Petrucci: "In particolar modo a Livia Paola Nuvoli per il Consiglio del Parco e a Fabrizio Grossi per quello della Tenuta: ci sarà tanto da lavorare soprattutto nell’ottica di valorizzare l’enorme patrimonio, naturalistico e imprenditoriale, tutelando i posti di lavoro presenti. Invito a compiere, nelle prossime settimane, una ricognizione importante degli immobili del Parco e a verificare i trattamenti riconosciuti ai dipendenti, coloro che hanno gli alloggi di servizio. Non vanno trascurate le loro istanze".
Gab. Mas.