Pisa, 24 aprile 2023 – “E’ un vuoto incolmabile. Nessuno ci restituirà Barbara. Adesso abbiamo paura. La nostra è una professione pericolosa”.
E’ il senso delle parole dei colleghi di Barbara Capovani, la psichiatra di 55 anni morta nella serata di domenica 23 aprile dopo essere stata aggredita da un ex paziente, poi bloccato dalle forze dell’ordine.
Una vicenda che lascia sotto choc l’ospedale Santa Chiara di Pisa, dove la donna lavorava e dove appunto è stata aggredita. Medici e infermieri si sono trovati per commemorare la donna e sottolineare una volta di più il tema delle aggressioni al personale sanitario.
"Riflessione su legge Basaglia”
"La triste vicenda della psichiatra di Pisa, uccisa da un uomo che aveva in cura, deve far aprire con urgenza una riflessione sulla Legge Basaglia. Episodi simili non devono accadere mai più nel nostro Paese ed è evidente che l`Italia abbia bisogno di una nuova norma". Lo dichiarano i deputati della Lega in commissione Affari sociali alla Camera.
La fiaccolata
Intanto viene organizzata una fiaccolata per inizio maggio. "Il decesso della collega Barbara Capovani ci lascia sgomenti, non si può morire di lavoro, non si può morire al lavoro. Ora è il momento di un assordante silenzio, verrà il momento di urlare al mondo la nostra indignazione. Ora e' il momento del rispetto, per Barbara Capovani e per la sua famiglia. Per tutte le vittime di un lavoro che e' diventato troppo duro, troppo pericoloso, troppo opprimente".
Con queste parole le organizzazioni sindacali dei medici, dirigenti sanitari e veterinari insieme alla Fnomceo si uniscono al dolore della famiglia e dell'intera comunità per la tragica scomparsa della collega. E annunciano una fiaccolata mercoledì 3 maggio a Pisa alle 20 in piazza Vittorio Emanuele II.
"Cammineremo in silenzio, tenendo accesa quella fiaccola simbolo della speranza, per un servizio di cure che oggi più che mai è al lumicino. Invitiamo tutti, svestendosi di cariche, appartenenze, etichette, ruoli sociali, ad accendere il lume della speranza, invitiamo tutti a partecipare silenziosi a questo profondo dolore".
Lutto cittadino
Per il giorno dei funerali di Barbara Capovani ho già proclamato il lutto cittadino». Lo ha annunciato il sindaco di Pisa, Michele Conti. «Il dolore e la costernazione della famiglia di Barbara, che abbraccio forte, degli amici, dei colleghi, delle persone che la conoscevano - ha aggiunto - è anche il lutto dell'intera città. Ci chiediamo tutti il perché di una simile tragedia, senza avere le parole per rispondere a questa domanda. Ci saranno modi e tempi per cercare le risposte, che dobbiamo soprattutto a chi paga ingiustamente con la vita la scelta di occuparsi con professionalità e dedizione ai più fragili. Le dobbiamo alla nostra società che, senza perdere l'umanità necessaria, deve poter avere gli strumenti per arginare la pericolosità sociale di certi soggetti. Adesso però è il momento del cordoglio, del silenzio, della preghiera».