Pisa, 21 febbraio 2024 – «Quando arrivò in ospedale la dottoressa aveva perso due terzi del sangue. Il primo intervento fu su questa emergenza». Lo ha detto stamani il medico legale Marco Di Paolo, ascoltato come teste nella terza udienza del processo Gianluca Paul Seung, il 35enne di Torre del Lago accusato di avere aggredito e ucciso nell'aprile scorso la psichiatra pisana Barbara Capovani, fuori dal Servizio di psichiatria diagnosi e cura dell'Asl Toscana nord ovest, di cui era stato paziente.
Nel corso dell'udienza di oggi sono state ripercorse le cause della morte del medico, la ricostruzione fatta dalla polizia del percorso fatto da Seung il giorno del massacro e quello precedente.
«Visionando le telecamere di videosorveglianza abbiamo contato dodici colpi alla testa inferti con un oggetto mai ritrovato - ha raccontato il vicequestore aggiunto Fabrizio Valerio Nocita, capo della squadra mobile che ha condotto le indagini - ma si tratta di un oggetto lungo e non appuntito». La prossima udienza è stata ad aprile con l'esame altri periti. A maggio è attesa la deposizione dell'imputato.
L’imputato non era presente. Proiettate le immagini della videosorveglianza e mostrati anche gli scatti delle famose scarpe rosse che l’imputato avrebbe indossato il giorno dell’aggressione. Calzature da ginnastica riprese dalle telecamere dell’ospedale che sarebbero poi state sequestrate in un container in partenza per l’Africa. Seung, infatti, dopo aver picchiato con violenza la psichiatra, le avrebbe gettate poco dopo in un contenitore per il riciclo degli indumenti, vicino al parcheggio scambiatore di via Pietrasantina.