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Base dei carabinieri a Coltano, l'Arma: "Rilevanza strategica". E' polemica

E' polemica intorno al progetto tra favorevoli e contrari alla costruzione. Che sarebbe collocata in un'area del Parco di San Rossore. Il 4 maggio un incontro

Una parte dei terreni dove sorgerebbe la nuova base (Del Punta / Valtriani)

Pisa, 14 aprile 2022 - Un muro contro muro tra favorevoli e contrari. Il progetto di una base dei carabinieri a Coltano, in una zona defilata del Parco di San Rossore, vede infuriare la polemica tra il fronte del sì e il fronte del no. Tra chi valuta la costruzione come un'ottima occasione per l'impiego e la sicurezza. E chi invece non vuole colate di cemento in aree protette. Una vicenda che adesso potrebbe avere un punto di svolta: il 4 maggio è infatti in programma un incontro tra l'Arma dei carabinieri e le istituzioni locali, Regione inclusa. Incontro che si terrà a Firenze.

I carabinieri

E in un comunicato l'Arma stessa spiega: "E' un opera che serve per poter contribuire con prontezza ed efficacia al dispositivo di sicurezza nazionale, la cui rilevanza strategica è stata rappresentata più volte in sede istituzionale - continua il Comando Generale dell'Arma dei Carabinieri - La sua realizzazione dovrebbe essere assicurata con risorse tratte dal Fondo di Sviluppo e coesione e non dal Pnrr, pur se 'destinata alla difesa nazionale' non può prescindere dalla indispensabile Valutazione di Impatto Ambientale (Via) e dal necessario e opportuno coinvolgimento degli enti locali con apposita conferenza dei servizi attraverso la quale recepire indicazioni e suggerimenti, per migliorare e adeguare la progettualità".

Il nodo ambientale

I carabinieri garantiscono sul basso impatto ambientale del progetto, citando, per quanto riguarda la costurzione, "le tecniche della bio-architettura, con utilizzo di materiali a basso impatto ambientale per garantire anche altissima efficienza energetica secondo i criteri nZeb (edifici a energia quasi zero, con fabbisogno energetico molto basso coperto in misura significativa da energia da fonti rinnovabili). L'insediamento, qualora condiviso, potrà costituire un'ulteriore occasione per la crescita dello sviluppo socio-economico dell'area, poiché, oltre al coinvolgimento della maestranze e delle aziende dell'indotto circostante per la gestione logistica della caserma, prevede la realizzazione di impianti sportivi messi a disposizione anche della collettività".

Pet therapy

I carabinieri parlano anche di un possibile programma di pet therapy, "visto che nella base ci sarà anche un reparto a cavallo. Qualora il progetto non dovesse trovare la piena condivisione, nel rispetto delle diverse idee, l'Arma valuterà ulteriori soluzioni, fermo restando che le forze da allocare hanno l'esigenza di trovare una sede vicina a omologhi reparti delle altre Forze armate, per lo svolgimento di sinergiche attività addestrative aviolancistiche, e in prossimità dell'aereoporto militare di Pisa, per assicurare l'immediato trasporto in caso di necessità operative".

Il comitato scientifico

"Dissenso e preoccupazione". E' uno dei passaggi della lettera aperta vergata dal Comitato Scientifico del Parco di Migliarino-San Rossore-Massaciuccoli circa il progetto per la costruzione di una base militare a Coltano, in area protetta. La lettera è firmata dai docenti dell'Università di Pisa e del CNR, Lorenzo Peruzzi, Alessandra Di Lauro, Elisa Giuliani, Marcello Mele, Antonio Carapelli, Alberto Maltoni e Antonello Provenzale. Nel documento, gli scienziati oltre a far presente "il principio di assoluta importanza all'inserimento in Costituzione della tutela dell'ambiente e della biodiversità", sottolineano che "questo progetto non sembra rispondere a nessuna delle missioni del Pnrr e del Recovery Plan europeo, che hanno tra gli obiettivi fondamentali la lotta al cambiamento climatico, la transizione verde e giusta e la protezione della biodiversità".

Italia Viva

"Poligoni di tiro, uffici, centri di addestramento militare e di stoccaggio, villette, piste di atterraggio per elicotteri nel Parco di San Rossore avrebbero un impatto devastante sugli equilibri ambientali e sulla biodiversità dell'area. Non solo, passare dagli attuali 54 metri quadri della base militare dismessa ai 729 mila del progetto non significherebbe recuperare un contenitore abbandonato ma consumare suolo in maniera ingiustificata e in deroga a ogni norma di valore ambientale ed ecologico". Lo dichiarano, in una nota congiunta di Italia Viva, Nicola Danti, Alice Rossetti, Stefania Saccardi, Stefano Scaramelli, Maurizio Sguanci, rispettivamente i due coordinatori regionali del partito, la vicepresidente della Regione Toscana, il vicepresidente del Consiglio regionale e il consigliere regionale del partito.

Giani: "Valutare alternative"

"È in corso un lavoro continuo con l'Arma dei carabinieri per vedere se la soluzione che è stata prospettata a Coltano può essere superata da un'altra ipotesi di destinazione, lavorando per ora proprio nell'area fra Pisa e Livorno". Lo dichiara il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, in merito al tema della caserma dei carabinieri di Coltano che ha raccolto nei giorni scorsi dei responsi fortemente negativi da parte delle istituzioni locali. Il governatore caldeggia una soluzione in aree non interne al parco di San Rossore, "perché quello che dobbiamo evitare è l'invadenza in una zona fragile e naturale, ma nelle aree limitrofe - spiega - Questo lavoro ci sarà presentato il 4 maggio quando in modo ristretto ci incontreremo. I contatti tecnici sono costanti per trovare una soluzione, ancora non c'è una ipotesi, si stanno valutando i pro e i contro delle varie possibilità".