Base militare nel Parco: "Il sindaco chiarisca a che punto è il progetto

Il fronte del no accusa: "Dichiarazioni fumose anche sulle compensazioni, ad ora di certo ci sono solo 90mila euro spesi per lo studio di prefattibilità".

Base militare nel Parco: "Il sindaco chiarisca a che punto è il progetto

Base militare nel Parco: "Il sindaco chiarisca a che punto è il progetto

Pisa, 24 giugno 2024 –  "Maxi centro di addestramento dei carabinieri, il Movimento No Base torna a chiedere chiarezza sul progetto varato dal Ministero della Difesa, con l’ok dei Comune di Pisa, di Viareggio, della Provincia di Pisa e dellìente Parco di San Rossore.

"Il sindaco Michele Conti – attaccano i No Base afferma che il progetto +è ormai incardinato, lasciando intendere che ci siano persone che a Roma lavorano per portare avanti il progetto. La vaghezza di queste affermazioni è inaccettabile, così come è propagandistico l’annuncio secondo cui, sulle tempistiche dei cantieri, verrebbe data priorità al recupero delle strutture storiche di Coltano. è certo che il commissario straordinario Sessa, a gennaio 2023, ha chiesto ed ottenuto fondi (fino a 90mila euro) per lo studio di prefattibilità visto a Settembre scorso, ma esclusivamente per l’opera di “realizzazione della nuova sede dei reparti d’eccellenza dell’Arma dei Carabinieri". "Nessuna menzione – prosegue il Comitato – si trova nei documenti di previsione di spesa per l’edilizia pubblica del Ministero Infrastrutture e Trasporti, nei riguardi degli edifici storici di Coltano, che non saranno restituiti alla comunità locale, ma militarizzati e dati in gestione, in ogni caso, all’arma dei carabinieri, come invece indicato nel verbale della comunità dei Sindaci del Parco di San Rossore che ha ceduto alla devastazione ambientale nell’area naturale protetta. Se il primo cittadino, o il vicesindaco o altro assessore, hanno in mano altra documentazione, la condividano con la cittadinanza in nome di una dovuta trasparenza, troppo spesso sbandierata, ma sempre troppo poco messa in pratica".

"Il ripristino degli edifici storici di Coltano – continua il Movimento No Base – non puòessere considerato come una compensazione per fare accettare l’idea di una nuova base militare sul territorio. La Stazione Marconi, le stalle del Buontalenti, la Scuola Diaz rappresentano un patrimonio storico, culturale e sociale che deve essere recuperato a prescindere. Il sindaco conti conosce bene le criticità e le carenze di servizi del borgo di Coltano di cui è diretto responsabile e a cui non si può sottrarre in nome di imprecisate fonti di finanziamento per altro. Così come conosce bene le potenzialità di sviluppo dell’area in termini di valorizzazione della riserva naturale e di un modello di sviluppo agricolo e turistico sostenibile che abbiamo delineato nella progettazione dal basso nel percorso “Rinasce Coltano” portato avanti insieme al Comitato per la difesa di Coltano e ai suoi residenti. Come Movimento No Base abbiamo fermato la cementificazione e la militarizzazione inizialmente prevista su Coltano e continueremo a contrastare qualsiasi tentativo di ulteriore devastazione e militarizzazione del Parco".