Pisa, 15 aprile 2022 - I carabinieri non mollano il progetto Coltano (o comunque sempre a Pisa), gli scienziati dell’Ente Parco San Rossore-Migliarino annunciano il ricorso alla Commissione Europea per dare forza al loro no al piano per il maxi insedimento militare.
Spiega l’Arma: "E’ un’opera per poter contribuire con prontezza ed efficacia al dispositivo di sicurezza nazionale. La sua realizzazione non può prescindere dalla indispensabile Valutazione di Impatto Ambientale (Via) e dal necessario e opportuno coinvolgimento degli enti locali con apposita conferenza dei servizi attraverso la quale recepire indicazioni e suggerimenti". Progettualità che, comunque - continua il Comando generale dell’Arma - prevede la costruzione di opere realizzate secondo le tecniche della bio-architettura, con utilizzo di materiali a basso impatto ambientale per garantire anche altissima efficienza energetica. L’insediamento, "qualora condiviso", potrà costituire un’ulteriore occasione "per la crescita dello sviluppo socio-economico dell’area, poiché, oltre al coinvolgimento della maestranze e delle aziende dell’indotto circostante per la gestione logistica della caserma, prevede la realizzazione di impianti sportivi a disposizione anche della collettività, nonché la costruzione di un centro di educazione ambientale". Inoltre "la presenza di un reparto ippomontato consentirà lo svolgimento a favore della popolazione di attività di pet therapy" conclude il Comando. "Qualora il progetto non dovesse trovare la piena condivisione, l’Arma valuterà ulteriori soluzioni, fermo restando che le forze da allocare hanno l’esigenza di trovare una sede vicina a omologhi reparti delle altre Forze armate, per lo svolgimento di sinergiche attività addestrative aviolancistiche, e in prossimità dell’aeroporto militare di Pisa". Insomma da Pisa non si pensa assolutamente di spostarsi per i collegamenti con l’aeroporto, Camp Darby e la Folgore.
"Dissenso e preoccupazione" sul progetto sono espresse dal comitato scientifico dell’Ente Parco composto dai rappresentanti dell’Università di Pisa e del Cnr, in una lettera nella quale annuncia che "porterà questo caso all’attenzione della Commissione europea, giustificando su basi scientifiche e tecniche l’inammissibilità di questa opera in un area naturale protetta". Il comitato scientifico spiega di essere venuto a conoscenza "di tale provvedimento governativo solo a mezzo stampa, e senza ricevere comunicazione ufficiale da parte del presidente del Parco nella riunione del 12 aprile". "Il progetto - viene ricordato - riguarda la realizzazione di un complesso edificato che risulterebbe di 13 volte più grande rispetto all’esistente area dismessa" con volumi "che andrebbero a ricadere entro i confini del Parco". Il Comitato si dichiara "fermamente contrario alla collocazione di una tale struttura all’interno di un’area naturale protetta così delicata e dai fragili equilibri".
Continua l’opera di dialogo del presidente toscano Eugenio Giani che anche ieri ha avuto diversi colloqui. "Possiamo trovare una soluzione che vada bene a tutti" dice in serata. L’opzione Ospedaletto sembra tramontare (troppo piccola l’area), ne restano altre due vicine a Coltano, fuori parco. Bocciata da subito l’ipotesi Grosseto.