di Enrico Mattia Del Punta
PISA
Passa la mozione della maggioranza che esprime con favore la realizzazione della base militare nell’ex Cisam. Mentre nei banchi della minoranza è scontro politico. La seduta di ieri è stata quasi interamente occupata dalla discussione sulla creazione della base per i reparti di élite dei carabinieri, un’opera dal valore stimato di mezzo miliardo di euro. Le posizioni in aula si sono divise in tre schieramenti.
Da un lato, il netto "No" al "cemento e moschetto" del consigliere della sinistra radicale, Ciccio Auletta (Diritti in comune); dall’altro, il "Sì" di Fratelli d’Italia e della maggioranza, che considera la base un’opportunità per il territorio, anche grazie ai 7 milioni di euro previsti in compensazioni per Coltano e alla bonifica del reattore situato nel Parco di San Rossore.
In mezzo, il centrosinistra che ha ribadito la propria "ferma contrarietà – ha dichiarato il consigliere del Pd Andrea Ferrante – al progetto così com’è all’interno del Parco", pur non opponendosi a priori alla costruzione di una base dei carabinieri.
La posizione del centrosinistra è stata duramente criticata da Auletta, che accusa la coalizione di puntare a una "base sostenibile". Ferrante ha risposto accusando Auletta di non voler fare fronte comune contro il centrodestra, ma di preferire raccogliere voti. Anche la lista civica di centrosinistra ‘La città delle Persone’ ha voluto chiarire la propria posizione: "Non abbiamo mai parlato di base sostenibile – ha precisato Paolo Martinelli, capogruppo de La città delle Persone –, ma di una riorganizzazione senza ampliamento e fuori dal Parco".
Il capogruppo di Fratelli d’Italia, Maurizio Nerini, non ha usato mezzi termini: "Solo per ottusa ideologia si è contrari a questa base. La maggioranza dei pisani è favorevole, come dimostrato dal voto che ha confermato la fiducia in Michele Conti alle ultime elezioni".
Nerini ha poi criticato Ferrante in merito alla mozione del centrosinistra: "Vi siete sentiti con Giani?", ha chiesto, facendo riferimento al voto della Comunità del Parco dell’ottobre 2023, che diede il via libera alla soluzione attuale della ricollocazione del progetto nell’area ex Cisam, con una serie di compensazioni ambientali, e con il voto favorevole del presidente dem della Regione Toscana Eugenio Giani.
"Uno psicodramma a sinistra", ha ironizzato Nerini, osservando le reciproche accuse tra i banchi dell’opposizioni. Mentre sulle compensazioni Auletta le ha definite "una boutade per rendere la popolazione favorevole al progetto, i sette milioni di cui parlate non sono scritti da nessuna parte".
Alla fine, ciascun schieramento ha votato la propria mozione, è stata approvata la mozione presentata da Maurizio Nerini, che esprime con favore la realizzazione della base militare, votata da tutta la maggioranza. Luigi Sofia (Sinistra Unita) invece ha votato sia la mozione del centrosinistra, di cui è stato firmatario "per responsabilità verso gli alleati", sia quella di Auletta, ribadendo la sua contrarietà alla base "come sempre dimostrato dagli atti parlamentari presentati dai nostri".