"Non è il momento di chiacchierare ma di agire: se non si interviene immediatamente, il futuro di Marina di Pisa sarà irrimediabilmente compromesso. Vorrei che al Comune di Pisa il messaggio passasse forte e chiaro". A dichiararlo è Simona Rindi, presidente del Centro Commerciale Naturale di Marina di Pisa, che interviene nel dibattito aperto dalle critiche del consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Maurizio Nerini, rivolte alla Regione Toscana e al suo presidente, Eugenio Giani.
Nerini aveva espresso "forti dubbi" sulla fattibilità del progetto da 5 milioni di euro per il restyling delle scogliere di Marina di Pisa, definendolo lacunoso. Le sue dichiarazioni seguivano un’intervista di Giani pubblicata su "La Nazione".
"A lui e a tutta l’amministrazione comunale – replica Rindi – ricordo che diatribe, accuse e bagarre politica sono le ultime cose che interessano a noi imprenditori e cittadini. Siamo esasperati e temiamo seriamente per il destino delle nostre attività, degli stabilimenti balneari e delle abitazioni. Non c’è più tempo da perdere".
Il monito della presidente del Centro Commerciale Naturale di Marina di Pisa si lega agli ultimi bandi pubblicati dalla Regione Toscana per la tutela della fascia costiera. "Ci risulta – spiega Rindi – che il primo progetto presentato dal Comune per il bando di dicembre 2024, riguardante il ripascimento della spiaggia di ghiaia della Cella 5 e il rinforzo delle scogliere, non sia stato ammesso. Le motivazioni? Mancava un’adeguata analisi della morfo-dinamica costiera. Intanto, a fine anno, la Regione ha deliberato un nuovo bando con scadenza il 24 gennaio 2025. Il nostro auspicio è che Pisa partecipi e ottenga le risorse necessarie per avviare interventi urgenti sulle soffolte, a partire proprio dalla Cella 5".
Secondo Rindi, i lavori d’urgenza effettuati dalla Regione dopo le alluvioni del 2023 – con oltre 15 mila tonnellate di massi posizionati per rafforzare le fragili difese della costa – non bastano. Come ricordato dallo stesso Giani, il progetto per un intervento strutturale è atteso per la primavera, quando l’Università di Firenze dovrebbe consegnare uno studio specifico.
"Sul bando regionale – conclude Rindi – il Comune ci dica chiaramente come intende procedere. Non possiamo permetterci di perdere altre occasioni e altri contributi, fondamentali per le opere necessarie alla sopravvivenza di Marina di Pisa. Ci sono zone in condizioni critiche, come Piazza Viviani, che a meno di sei mesi dall’inaugurazione presenta già gravi problemi: asfalto danneggiato e cedimenti in più punti".
Enrico Mattia Del Punta