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Andrea Maggini, consigliere Sviluppo e Territorio - Pesciatini per Pisa»
"Inserire dei cartelli di distanziamento di un metro e mezzo da bici, moto carrozzine e mezzi per categorie più vulnerabili è una goccia nel deserto, ma se può salvare anche solo una vita, allora abbiamo fatto bene il nostro dovere". Il Giro d’Italia non è ancora arrivato, ma Pisa si prepara alla carovana tutelando i ciclisti che vogliono pedalare sotto la Torre. È stata infatti approvata in consiglio comunale la mozione del capogruppo di Sviluppo e Territorio Andrea Maggini che impegna giunta e sindaco a iniziare una sensibilizzazione tramite cartellonistica che ricordi il distanziamento minimo di un metro e mezzo tra automobili e ciclisti. Nello specifico, le richieste della lista civica sono di "avviare una copertura con adeguata segnaletica, da porre all’ingresso dei confini comunali sotto al cartello che indica il Comune, come azione prioritaria; mappare le strade del territorio considerate a percorrenza più veloce e/o pericolose; valutare il posizionamento di cartelli stradali più piccoli, nelle principali strade a più alta pericolosità evidenziando l’obbligo della distanza di 1,5 metri per sorpassare le biciclette".
Ma non solo, dal momento che la mozione chiede anche "l’inserimento al primo bilancio possibile di tale investimento di sicurezza, salute e progressiva convivenza tra le intermodalità di trasporto e valutare l’opportunità di segnalare anche l’attivazione delle frecce direzionali come ulteriore segno di civiltà e crescita culturale". "Un primo passo verso una crescita culturale, attenzione e sensibilità di tutti, per tutti" è il commento del consigliere Andrea Maggini che ha ribadito come, anche alla luce degli incidenti mortali che ci sono stati nelle nostre zone e per uno sviluppo della coscienza alla guida, "è necessario tutelare i mezzi più vulnerabili. Pisa - aggiunge - ha una vocazione ciclabile data la morfologia del tessuto cittadino, frequentato a mobilità lenta da cittadini, universitari, pendolari e, in maniera crescente, anche da ospiti che utilizzano l’offerta delle infrastrutture progettate in una logica di decongestionamento del traffico e riduzione dell’inquinamento".
Maggini ci tiene a precisare però che la mozione non ha valore sanzionatorio ma educativo e non è un ‘via libera’ per i ciclisti: "Il nostro obiettivo non è fare multe ma ridurre il numero di incidenti sul territorio al quale non possiamo essere indifferenti".
Bene ma non benissimo per Leonora Rossi, presidentessa della Federazione Italiana Ambiente e Biciclette (Fiab) che, sebbene abbia definito l’approvazione "una buona notizia perché aiuta a sensibilizzare sul tema della sicurezza in strada", ha espresso anche dei dubbi sull’effettiva utilità dei cartelli. "Per ammissione dello stesso assessore alla mobilità Dringoli - è il commento della presidentessa Rossi - i cartelli non bastano a risolvere l’emergenza degli omicidi stradali dei ciclisti. Ben venga questa mozione ma servirebbe, da parte di tutte le forze poltiche, una seria opera di sensibilizzazione e cultura sull’argomento, anche attraverso i dissuasori".
Mar. Fer.