GABRIELE MASIERO
Cronaca

Bilancio preventivo 2025: maratona di emendamenti e accuse di ostruzionismo

Consiglieri comunali costretti a riunioni continue per approvare il Bilancio 2025 tra accuse di ostruzionismo e polemiche.

Furia centrodestra sulle opposizioni: "Ostruzionismo miope e vuoto". Oltre 700 emendamenti al Bilancio

Un acceso dibattito in consiglio comunale (foto d’archivio Del Punta per Valtriani)

Maratona natalizia per i consiglieri comunali che per approvare il Bilancio preventivo 2025 saranno costretti a riunirsi continuativamente da lunedì a sabato mattina, pomeriggio e sera. A determinare questa situazione, che ha mandato la maggioranza di centrodestra su tutte le furie e ha accusato di mero ostruzionismo le opposizioni, è stato il diluvio di emendamenti prodotti dalle minoranze: più di 700.

Una valanga di documenti che, dicono dal centrodestra, "costeranno ai pisani alcune decine di migliaia di euro e paralizzeranno il lavoro degli uffici solo per rallentare il funzionamento dell’assemblea e non per entrare nel merito dei provvedimenti".

Ad alzare il tiro delle polemiche ci pensano i capigruppo di maggioranza (Fdi, Lega, Forza Italia, Pisa al centro e Sviluppo e territorio) che in una nota congiunta denunciano "il modo con il quale i gruppi consiliari di opposizione si sono organizzati per mettere sotto scacco i lavori dell’assemblea imbarazza e fa precipitare il livello del confronto politico cittadino".

Secondo il centrodestra, infatti, "nell’ultima seduta della conferenza dei capigruppo, il luogo deputato per organizzare i lavori del consiglio comunale, c’è stata da parte nostra un’importante apertura di credito rispetto alle richieste delle opposizioni relative votando a favore di un ampliamento dei tempi per l’illustrazione degli emendamenti e le relative dichiarazioni di voto e abbiamo dato disponibilità a prendere in considerazione, a fronte di una trattativa politica, la possibilità di approvare alcune proposte che le minoranze avessero ritenuto particolarmente caratterizzanti, trovando una quadratura attraverso emendamenti e la ricerca di punti di caduta condivisi, a condizione che i tempi dei lavori rimanessero entro i limiti degli anni precedenti".

Ma ciò la risposta delle opposizioni ha fatto infuriare le forze politiche di governo perché hanno avanzato "in modo scomposto e in ordine sparso, 728 emendamenti alla manovra e paventando un’ulteriore messe di atti di indirizzo sulle proposte che la compongono, legati alla forma più che alla sostanza e del tutto ideologici".

Altro che confronto, insomma, secondo il centrodestra, il vero obiettivo delle opposizioni è "tenere in ostaggio il consiglio". Infine, concludono i capigruppo della maggioranza, "siamo sempre pronti e disposti al confronto, anche attraverso una dialettica a volte aspra, ma a condizione che non venga meno la serietà: il comportamento delle minoranze è solo una grave forma di ostruzionismo vuoto, sterile e arrogante, un modo di fare opposizione senza una visione e che preclude oggettivamente qualsiasi forma di dibattito politico analitico e approfondito".