REDAZIONE PISA

Bimbi in fuga dalla guerra accolti alla Freccia Azzurra

La storica scuola calcio pisana anticipa la Figc e farà giocare due fratelli arrivati dall’Ucraina con la mamma. Altre società si fanno avanti: "Siamo pronti"

di Francesco Paletti

PISA

Lontani dalle bombe e da quella guerra maledetta che, in un lampo, ha spazzato via una quotidianità fatta di scuola e zaini da riempire di libri, risate e pomeriggi trascorsi a rincorrere un pallone. La normalità di due fratellini di 9 e 10 anni, fuggiti insieme alla mamma dal conflitto che sta dilaniando l’Ucraina ricomincerà nello storico campo di Santa Marta, da più di mezzo secolo "teatro" della Freccia Azzurra, storica scuola calcio pisana, attiva dal 1964. "Proprio poco fa ci ha contattato la mamma di un nostro ex calciatore chiedendoci la disponibilità: sport e socialità per noi sono un binomio inscindibile e non ci siamo mai tirati indietro, figurarsi se lo facciamo adesso" racconta il direttore sportivo Massimiliano Romano. "Sono due bambini fuggiti con la madre e ospiti della nonna che lavora qui – racconta -: l’alloggio, per il momento, non è un problema ma hanno bisogno di occasioni d’integrazione sociale e noi esistiamo proprio per questo. Lì incontrerò nei prossimi giorni ma credo che già dalla prossima settimana cominceranno a giocare con noi e, ovviamente, sarà tutto gratuito". Una mano è arrivata anche dalla Figc che ieri, con atto d’urgenza, ha dato il via libera al tesseramento dei giovani ucraini in fuga dalla guerra: "Il presidente Gravina ha stabilito che i minori provenienti dall’Ucraina potranno essere tesserati, in ambito dilettantistico e di Settore giovanile e gcolastico, fino alla fine di questa stagione sportiva – così la nota di Federcalcio- e la Figc si farà carico degli oneri previsti per il tesseramento e della copertura assicurativa". Alla decisione plaude tutto il calcio giovanile pisano. A cominciare da Giovanni Corriano, direttore dello Scintilla 1945, altro storico sodalizio cittadino attivo dall’immediato dopoguerra: "E’ quel che ci voleva, noi abbiamo già dato la nostra disponibilità da un paio di settimane e diffuso la notizia anche attraverso il Comitato di quartiere di Riglione e Oratoio – dice -: per adesso non sono arrivate richieste, ma se accdrà sicuramente saranno accolti e subito inseriti nelle nostre squadre. Mi sembra il minimo in un momento come questo". Intanto i biancazzurri continueranno a scendere in campo con la bandiera della pace in tutte le gare casalinghe: "Abbiamo cominciato un paio di settimane fa e continueremo fino a che non taceranno le armi – continua Corriano -: è il nostro modo, piccolo e simbolico, per dire quel che in questo momento vogliamo più di un’altra cosa". Al provvedimento della Federcalcio plaude anche il vicepresidente del Madonna dell’Acqua Marco Guerrieri: "Decisione utile e tempestiva, di sicuro se e quando ci sarà bisogno non ci tireremo indietro". Sulla stessa linea anche il Pisa Ovest: "Scelta saggia – afferma Bruno Fiori, dirigente dello storico sodalizio pisano- per il momento non abbiamo ricevuto richieste, ma siamo pronti".